Delitto Ferri, è il giorno del verdetto: una folla in aula

L'ultima udienza del processo per l’omicidio dell’imprenditore: chiesto l’ergastolo per Sabanov. Giudici in Camera di consiglio fino alle 17.30

Andrea Ferri (Fotoprint)

Andrea Ferri (Fotoprint)

Pesaro, 16 luglio 2015 - Si è aperta poco dopo le nove l’ultima udienza del processo in Corte d’Assise a Pesaro per l’omicidio di Andrea Ferri. E’ l’imprenditore ucciso in strada con 5 colpi di pistola nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2013.

Per la procura della Repubblica, il killer che ha sparato è Donald Sabanov, 26 anni, macedone, dipendente della vittima, intenzionato a rubare la chiave della cassaforte del distributore dove lavorava che Ferri custodiva in macchina. Ed inoltre, secondo il pm, Sabanov nutriva un odio verso Ferri. Temeva che volesse licenziarlo perché sempre più assente e svogliato al lavoro.

Il complice, che si è autoaccusato di aver nascosto l’arma del delitto per paura, è Karim Bari, 25 anni, marocchino, amico di Sabanov e succube. Per la procura, sapeva tutto sulla preparazione del delitto, ma non ha fatto nulla per evitarlo. Il pm ha chiesto l’ergastolo per Sabanov e 24 anni di carcere per il complice.

Le difese hanno cercato di smontare le accuse spiegando che non ci sono certezze su nulla, e niente e nessuno può dire che Sabanov abbia sparato. Va detto che il macedone accusa dell’omicidio l’ex amico Karim Bari, e questi viceversa altrettanto accusa. La procura ha creduto a Karim.

Ora spazio alle repliche e poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio per emettere la sentenza. In aula, gremita di amici e dipendenti dell’azienda di Ferri con magliette blu raffiguranti il viso di Andrea Ferri. Presenti anche i familiari degli imputati.

Aggiornamento

Giudici in camera di consiglio da un paio d'ore e ci rimarranno fino ad almeno le 17.30. Attesa dunque per la sentenza in merito all'omicidio di Andrea Ferri, 51 anni, imprenditore del settore carburanti, freddato in strada a Pesaro nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2013 da cinque colpi di pistola. Ad essere sul banco degli imputati come presunto killer un dipendente della vittima, Donald Sabanov di 26 anni, macedone, astioso secondo il pm nei confronti della vittima perché temeva che volesse cacciarlo per il suo scarso rendimento e soprattutto desideroso di rubare la chiave della cassaforte del distributore gestito dalla vittima. Il pm Monica Garulli ha chiesto per Sabanov il massimo della pena: ergastolo, per preparato e realizzato con crudeltà l'agguato mortale ad Andrea Ferri. Vi è un altro imputato, considerato il complice di Sabanov, ossia Karim Bari di 25 anni, colui che confessò subito di avere nascosto in casa l'arma del delitto avuta da Sabanov. Altre quattro ore e i giudici emetteranno la sentenza. Nel frattempo, il fratello della vittima, Michele Ferri, sul suo profilo facebook ha scritto: "...il giorno della sentenza....l'ultimo giorno che dovrò vedere quell'essere .... anzi vi invito tutti a venire in tribunale a dirgli due parole in faccia prima che sparisca per molti molti anni....".