
Fattori coordinatrice Più Europa Marche
Cora Fattori è la coordinatrice regionale di Più Europa, la forza politica che ha raccolto le firme a favore del quinto quesito referendario, quello relativo alla cittadinanza. Perché votare sì al quinto quesito? "Voto sì per tante ragioni, non ultima quella per cui uno straniero impieghi 5 anni e non dieci anni per ottenere la cittadinanza ci porta ad essere in linea con il 90% dei paesi europei. Sono convinta di votare sì anche per eliminare vere e proprie discriminazioni che le seconde generazioni di immigrati subiscono senza ragione". In una famiglia di stranieri nasce un figlio in Italia, questo per Ius soli, dopo i 18 anni acquisirà la cittadinanza per residenza e nascita. Invece se in una famiglia di stranieri almeno un genitore diventa cittadino italiano, il figlio minorenne, anche non nato in Italia, acquisisce la cittadinanza italiana, mentre l’altro figlio maggiorenne no. Questo, compiuti i 18 anni, dovrà fare richiesta. "Ecco questa normativa – osserva Fattori – crea discriminazioni che le seconde generazioni faticano a comprendere anche perché subiscono nette differenze di trattamento quando si tratta della libera circolazione in Europa, anche da studenti dell’Erasmus. Inoltro voto sì perché 10 anni sono un tempo veramente eccessivo. E non è vero come dice chi è contrario che l’Italia regali la cittadinanza. Per “conquistare la cittadinanza“ uno straniero deve contemporaneamente garantire di essere incensurato; conoscere l’italiano superando un esame; deve avere un reddito minimo e deve avere dieci anni di residenza continuativa nel territorio. Solo trovare una casa in affitto, da noi, è un terno al lotto. Pensiamo anche i datori di lavoro che spesso aiutano i lavoratori extracomunitari e assolvono ai bizantismi della burocrazia italiana per garantire loro il permesso di soggiorno. Votare sì vuol dire sburocratizzare, aiutando l’economia italiana".
Solidea Vitali Rosati