
Con l’ascensore rotto, oggi terzo giorno di scuola, per portare Anna in classe, non si può far altro che prenderla in braccio. "Mia figlia ha 7 anni e si muove in carrozzella – spiega la mamma Elisa –. Non è la prima volta che accade e non sarà nemmeno l’ultima. Purtroppo non c’è altro modo: al piano terra della primaria Collodi, ci sono la palestra e la mensa. L’aula di Anna è al primo piano quindi, con armi e bagagli, faremo i dodici scalini che ci dividono dall’ingresso, ma è chiaro che non è normale. E soprattutto non è giusto". Attenzione: il nodo non è nel fatto che a rompersi, per l’ennesima volta, sia stato l’ascensore. "Esatto – continua Elisa –: anche se funzionasse, l’ascensore non è sfruttabile nei casi di maggior bisogno come le emergenze. Quindi, qualora ci sia da correre fuori, comunque, la maestra è costretta ad evacuare, passando per le scale, con in braccio sia la bambina e sia i suoi presidi sanitari. E’ già capitato".
Elisa torna con la mente al 2022, al terremoto di novembre. "Ci fu l’evacuazione della scuola – ricorda la signora –: fu allora che insieme a mio marito e alle insegnanti prendemmo coscienza del problema. La preside dell’istituto comprensivo Leopardi, di cui la Collodi fa parte, subito si è attivata chiedendo l’intervento del Comune. Abbiamo pensato che la soluzione ideale potessero essere realizzare in esterno una rampa d’uscita". In effetti la rampa funziona in caso di emergenze quali un incendio, ma anche se salta, per una ragione qualsiasi, la luce. L’ascensore non è, mai, una uscita d’emergenza: è un’agevolazione in condizioni ordinarie. "Dopo la segnalazione da parte della scuola è accaduto che diversi tecnici abbiano fatto sopralluoghi, su sopralluoghi, senza però venire a capo di nulla". Dal Comune hanno tagliato corto: spazi per la rampa non ci sono con buona pace di tutti. "No: la preside – continua la mamma – ha continuato a chiedere una soluzione. Infatti non c’è solo mia figlia disabile ad aver bisogno di un’alternativa all’ascensore: questo si rompe spesso. Una delle ultime volte è stato fuori uso 20 giorni". A maggio 2023 la questione è arrivata direttamente al sindaco, Ricci, grazie ad un passaparola tra conoscenti: "Con l’interessamento del sindaco e del suo portavoce abbiamo avuto una soluzione da parte dei tecnici comunali: a maggio ci avevano promesso un sollevatore a batterie, da montare, seduta stante, in caso di emergenza. Non discutiamo la funzionalità, anche se quando uno deve evacuare, credo sia meglio farlo senza doversi preoccupare di montare il sollevatore. Ma il fatto ora più urgente è che oggi l’ascensore è rotto e il sollevatore non è stato dato alla scuola".