ANDREA ANGELINI
Cronaca

Distretto enogastronomico, Severi:: "Destagionalizziamo il turismo"

All’agriturismo TerrAlchemica oggi la prima cena a tema. Il 20 giugno da "Tony e Rosi". e i 4 luglio alla "Dolce vita".

Il Montefeltro come angolo delle eccellenze culinarie della provincia. Inizieranno domani dall’agriturismo TerrAlchemica le serate del Distretto Enogastromico del Montefeltro Storico, calendario di appuntamenti promosso dall’associazione Hypno Somatic e dall’ex amministratore e animatore del territorio Risiero Severi. Il menù di questo primo appuntamento porta in tavola già alcune delle prelibatezze del Montefeltro, tra i formaggi dell’azienda agricola Soru abbinati ai mieli prodotti nell’agriturismo, i cappellacci fatti in casa al tartufo fino ai fiori e alle piante aromatiche del territorio in tempura. In abbinamento, narrati dall’enogastronomo e sommelier Otello Renzi, due vini come il Rosè di Guerrieri, il Verdicchio dei Colli di Jesi dell’azienda Colonnara e un Sangiovese dei Colli Pesaresi del Conventino di Monteciccardo.

L’organizzazione non ha lasciato niente al caso e per ogni coppia che parteciperà alla cena verrà anche consegnato in regalo un libro sulle tradizioni enogastronomiche del nostro entroterra. Gli appuntamenti successivi si terranno il 20 giugno al ristorante Da Toni e Rosy, e presenterà piatti come il carpaccio di Chianina ai prugnoli, i salumi Icam di Mercatello sul Metauro o il coniglio in porchetta, e poi il 4 luglio al ristorante Dolce Vita, proponendo tra gli altri fagioli in crema di porcini e passatelli al prosciutto crudo di Carpegna DOP. In ogni appuntamento ci sarà una selezione di vini marchigiani abbinati ai piatti proposti L’idea che sta dietro il Distretto Enogastronomico del Montefeltro Storico è di Risiero Severi: "Sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche non dobbiamo fermarci – questo il suo appello –, ma, anzi, insistere e sviluppare sempre più progetti, meglio se territoriali e connessi. Oggi i trend ci dicono che il buon cibo e il buon vino sono grandi motori turistici e il Montefeltro ha una grande ricchezza, a 360 gradi davvero, che va dai funghi, al tartufo, alle carni. Siamo fortunati ad avere questi prodotti e avere chi sa cucinarli e trattarli, spesso rifacendosi a ricette antiche. Un’offerta turistica che si rispetti non può prescindere dall’aspetto dell’enogastronomia e un territorio di confine come il nostro può usare quest’arma per destagionalizzare il turismo, attrarre visitatori dalla costa, per completare un’offerta che parte dall’outdoor o dalle bellezze culturali. Bisogna, però, crederci tutti insieme".

Andrea Angelini