Dodici nuove antenne, ma in città sono già 101 Il Comune ai ripari: "Nessun pericolo per la salute"

Il caso dei nuovi impianti di telefonia, dopo le proteste a Soria, approda in Consiglio grazie all’interrogazione dell’opposizione. Redaelli (FI): "Chiediamo un quadro completo di tutti i siti previsti". Intanto l’amministrazione ha incassato 120mila euro nel 2020

Migration

"Praticamente, ascoltando le risposte dell’assessore Heidi Morotti alla nostra richiesta di chiarimenti, ci siamo trovati di fronte ad una specie di autocertificazione fatta dalla società telefonica sulla mancanza di pericoli dovuti alle onde elettromagnetiche". E’ il commento a caldo del consigliere di Forza Italia Michele Radaelli, che insieme agli altri colleghi di minoranza aveva presentato un’interrogazione all’indomani della rivolta degli abitanti del quartiere di Soria che avevano scoperto che in un piccolo pezzo di terra di via Caboto, adibito a un parco pubblico, c’era la possibilità che potesse ‘spuntare’ una antenna per la telefonia 5G alta 36 metri, in mezzo ai palazzi.

"Nella mia replica – continua il consigliere di Forza Italia – abbiamo anche chiesto, visto che si è formato un comitato composto da 1200 persone, che nelle riunione con l’amministrazione partecipi anche un rappresentante dei cittadini, e soprattutto chiediamo una assemblea pubblica dove l’amministrazione spieghi esattamente come stanno le cose anche per avere un quadro generale dei luoghi e siti scelti per le richieste di installazione di nuove antenne. Argomento, questo, che sarà al centro di una nuova interrogazione nei prossimi giorni da parte dell’opposizione".

Va detto, stando ai documenti ufficiali, che in città sono già operative 101 antenne e ripetitori per la telefonia e che l’amministrazione ha incassato nel 2020 120mila euro. A queste antenne già in funzione occorre aggiungere anche le nuove 12 richieste, 11 di Iliad e una di Wind, cioè la compagnia che ha fatto scendere dai divani qualche giorno fa gli abitanti del quartiere Montegranaro-Muraglia. "Ho avuto l’impressione che l’assessore Heidi Morotti abbia sostanzialmente letto una relazione che le hanno fatto i tecnici. Comunque abbiamo chiesto all’amministrazione di spostare l’antenna da quel sito perché si trova in mezzo ai palazzi del quartiere", continua anche a nome degli altri membri d’opposizione Michele Radelli.

A tenere i contatti con il Comune il presidente del quartiere Soria Stefano Poderi che sullo stato dell’arte, afferma: "Io in questo momento sono fuori Pesaro, ma non credo che ci siano stati particolari sviluppi perché altrimenti mi avrebbero avvisato. Spero. Comunque nel corso di queste settimane, confrontandomi con gli assessori comunali ho ricevuto assicurazioni che da parte del Comune ci sarebbe stato un impegno per venire incontro alle esigenze del quartiere. Ed hanno anche aggiunto che avevano interpellato la società telefonica Iliad che si sarebbe detta disponibile a prendere in considerazione altri siti. Questo è quello che è emerso fino ad ora, ma altri aggiornamenti non ce ne sono. Perlomeno io non ho ricevuto nulla, nero su bianco, che l’antenna verrà spostata da via Caboto".

Sta inoltre emergendo che le richieste per l’installazione dei nuovi impianti per la telefonia 5G – uno ’teorico’ anche in piazzale della Libertà –, le compagnie chiedono soprattutto siti delle pubbliche amministrazione anche perché i canoni annui sono irrisori: 800 euro. Discorso completamente diverso se invece i terreni sono di proprietà privata dove la cifre annue raggiungono e superano i 20mila euro.

m.g.