MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Dopo l’alluvione anche la beffa. Devono ridare i soldi alla Regione: "Addirittura con gli interessi"

Il caso riguarda una palazzina di Loreto: i residenti avevano ricevuto 700 euro forfettari. Vitri (Pd): "All’inizio bastavano le perizie, a distanza di molti mesi hanno chiesto le fatture".

Il caso riguarda una palazzina di Loreto: i residenti avevano ricevuto 700 euro forfettari. Vitri (Pd): "All’inizio bastavano le perizie, a distanza di molti mesi hanno chiesto le fatture".

Il caso riguarda una palazzina di Loreto: i residenti avevano ricevuto 700 euro forfettari. Vitri (Pd): "All’inizio bastavano le perizie, a distanza di molti mesi hanno chiesto le fatture".

"Lei ha rendicontato i lavori che ha fatto? No... Allora ridia indietro i 700 euro forfettari che ha ricevuto più gli interessi". Quasi cadono svenuti i condomini di una palazzina che corre accanto alla chiesa di Loreto. Perché questa richiesta è arrivata dalla Regione e riguarda i risarcimenti avuti per l’inondazione che ha colpito, ormai molti mesi fa, tutta l’area di Loreto. Un mezzo disastro con cantine e scantinati allagati. "Tutto quello che vi era conservato, mobili compresi "l’abbiamo dovuto buttare via", dice un condomino. Questa vicenda finisce sotto i riflettori perché il cavaliere bianco che prende le difese di queste famiglie, è Micaela Vitri, consigliere regionale del Pd. Il caso, estremo, riguarda un condominio di via Panicali: danni ingenti. Sono stati chiamati i periti che hanno asseverato i danni per ottenere dalla Regione i risarcimenti. Ma nessuno ha mai chiesto la rendicontazione dei lavori fatti a chi ha ottenuto gli indennizzi dalla Regione. "Figuriamoci a distanza di tanti mesi – dice un condomino – chi ha tenuto le fatture sia del materiale che è stato comprato e la spesa sostenuta per i muratori che hanno svolto i lavori, anche perché non era prevista. Per cui adesso ci ritroviamo a dover ridare indietro i 700 euro che ci sono stati dati, più gli interessi".

Per la Vitri, che ha tirato fuori questo caso, un classsico pasticcio burocratico dove però pagano persone e famiglie. "Sembra incredibile – afferma l’esponente del Pd – quanto sta accadendo e che ha lasciato completamente allo sbando la gestione dell’emergenza e con Acquaroli che rimpalla le responsabilità al Governo".

Tornando al caso di via Panicali a Loreto, la Vitri aggiunge: "Questo stabile ha subito danni ingenti e la Regione ha previsto

rimborsi fissi di 700 euro per un garage e altrettanti per una cantina, preventivamente documentati con perizia tecnica (a spese dei privati), nonostante i danni subiti fossero notevolmente superiori. Dopo avere seguito scrupolosamente le regole, i danneggiati hanno avuto lo scorso anno 700 euro a proprietario. Sebbene al momento della domanda fosse chiesta solo la perizia, diversi mesi dopo l’erogazione dei 700 euro ai beneficiari è stata richiesta la rendicontazione, o altrimenti la restituzione della somma ricevuta. Non sarebbe stato corretto dirlo al momento della domanda? – si chiede la Vitri –. Non solo, come se non bastassero il contributo minimo e il pagamento del perito tecnico, la Regione

ha chiesto addirittura di restituire quanto già riscosso maggiorato di interessi legali".

Conclude Micaela Vitri: "Non posso accettare che il presidente Acquaroli, nominato subcommissario nel 2022 e nel 2023 a supporto della macchina centralizzata per la ricostruzione, si preoccupi più di allontanare dal suo ruolo eventuali responsabilità, piuttosto che darsi da fare per risolvere i problemi degli alluvionati a prescindere".

La questione della rendicontazione dei lavori effettuati non riguarda solamente il condomino di Loreto ma anche imprenditori e artigiani che hanno avuto danni con l’alluvione. Questo perché i problemi sono emersi a distanza di mesi quando tutti avevano buttato via ricevute e fatture.