Dopo quattro anni il Duomo riapre le porte al pubblico

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Con la messa mattutina per la prima domenica di avvento, il prossimo 28 novembre, il Duomo di Urbino riaprirà i portoni al pubblico dopo quattro anni. Come confermato dall’arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, monsignor Giovanni Tani, nonostante il passaggio in zona arancione delle Marche il ritorno alla vita della cattedrale cittadina non sarà rimandato ulteriormente e tutte le attività pastorali, che erano state temporaneamente trasferite a San Domenico, torneranno da subito nella basilica.

"Non potremo dare alla cosa l’ufficialità di un’inaugurazione, per la situazione che c’è, ma domenica mattina celebreremo comunque una messa di apertura dell’anno pastorale, con capienza ridotta a un centinaio di persone, a cui parteciperanno anche alcune autorità - commenta monsignor Tani -. In seguito, tutte le attività pastorali ritorneranno al Duomo, come era consuetudine prima della sua chiusura, e per partecipare alle prossime messe non sarà necessario prenotarsi, tuttavia bisognerà restare entro la capienza massima consentita, che comunque è abbastanza alta, grazie alle dimensioni della cattedrale. San Domenico tornerà, prevalentemente, a funzionare come parrocchia universitaria.

Per quanto riguarda l’inaugurazione vera e propria, dovremo aspettare almeno l’estate e si farà appena possibile".

Chiuso a fine 2016 in seguito ai danni causati dalle scosse di terremoto che squassarono l’Italia centrale, tra l’agosto e l’ottobre di quell’anno, il Duomo è stato soggetto a un importante intervento di consolidamento e ristrutturazione che ha completato quello eseguito 20 anni fa.

La riapertura era prevista per San Crescentino, lo scorso primo di giugno, ma il coronavirus ha rallentato i lavori e fatto rimandare l’evento.

Lavori che, però, non sono ancora terminati: per il momento sono stati portati a termine quelli all’interno della struttura, necessari per poterla riaprire, e sono tornate anche le opere che erano state ricoverate nel processo, tra cui quelle del Barocci. Ora è il momento della parte esterna della basilica e del campanile e, una volta concluso anche questo stralcio, si potrà passare all’inaugurazione.

Oltre che ai fedeli, per le attività pastorali, il Duomo è già pronto anche per riaprire le porte ai visitatori, che, dopo quattro anni di attesa, potranno tornare ad ammirarlo anche dall’interno.

Nicola Petricca