Droga, arrestato spacciatore. Smantellati i nascondigli

Operazione nel comune di Fermignano fatta da carabinieri di Urbino. Appostamenti e indagini per mesi, raccolte molte prove.

Droga, arrestato spacciatore. Smantellati i nascondigli

I controlli dei carabinieri nei pressi di Fermignano

di Antonella Marchionni

Smantellato il quartier generale dello spaccio: un arresto e una denuncia a Fermignano. Nascondevano la droga nei posti più impensabili ma questo non ha impedito, martedì scorso, ai carabinieri della compagnia di Urbino di mettere a segno un’importante operazione antidroga. L’epicentro dei traffici illeciti era proprio il comune di Fermignano. Uno degli episodi decisivi che ha consentito agli investigatori di chiudere il cerchio delle indagini è stata l’identificazione di un giovane, insospettabile, e praticamente sconosciuto agli inquirenti, che, per conto degli indagati, faceva il pony express ossia aveva l’incarico consegnare la sostanza stupefacente alla base operativa. Il corriere della droga è stato bloccato subito dopo una consegna ed è stato trovato in possesso di 50 grammi di cocaina.

Per lui è scattato l’arresto per spaccio di droga, in flagranza di reato. Un secondo uomo è stato inoltre sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La tecnica utilizzata era particolarmente meticolosa. Come base operativa, una sorta di quartier generale, utilizzavano infatti un’abitazione nel comune di Fermignano. Qui, al riparo da occhi indiscreti, avvenivano gran parte degli scambi. Gli incontri per la consegna della droga e il pagamento del corrispettivo erano brevi e pianificati nei minimi dettagli. Poche parole, a volte in codice, e controlli serrati e accuratissimi delle aree circostanti per evitare di essere scoperti. E la droga non veniva certo lasciata chissà dove. Con cura e senza lasciare nulla al caso, infatti, la cocaina e l’hashish veniva infatti nascosta negli anfratti più impensabili, in luoghi difficilmente accessibili a mani estranee. I nascondigli preferiti erano, infatti, o all’interno dell’abitazione stessa oppure nelle immediate vicinanza. L’obiettivo primario era evitare, in tutti i modi, di essere scoperti e mettere a rischio i commerci illeciti. Tutte queste cautele, tuttavia, nel lungo periodo si sono dimostrate inefficaci perché i carabinieri hanno smantellato la rete.

Si tratta di un’indagine che si è protratta per diversi mesi fra il 2022 ed il 2023. Gli inquirenti sono riusciti a documentare numerose cessioni e ciò ha permesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino di raccogliere elementi necessari per richiedere l’emissione di una misura cautelare nei confronti degli indagati.