Droga Pesaro, sequestrata mezza tonnellata di marijuana. Tre arresti

L'auto con il grosso quantitativo di stupefacente, intercettata a Torino, il deposito scoperto a Gabicce Mare

La marijuana sequestrata

La marijuana sequestrata

Pesaro, 15 giugno 2019 - Da Torino a Gabbicce Monte (Pesaro Urbino) sulle tracce di un ingente carico di marijuana, da mezza tonnellata, smascherato grazie ai cellulari. È l'ultima operazione della Squadra mobile di Torino, in collaborazione con quella di Pesaro, che ha portato all’arresto di tre persone: Aleksander Latifaj, 37 enne naturalizzato italiano ma di origini albanesi residente a Gabicce Mare insieme alla sua famiglia e Elvis Perrah 32 anni e Elis Velaj 19 anni, entrambi albanesi residenti a Torino. 

Lo scorso 11 giugno a Torino una volante ha fermato una Fiat 500 L, presa a noleggio, a bordo della quale erano stipati 25 kg di marijuana. In manette erano finiti Perrah e Velaj. Grazie alle tracce telefoniche lasciate dai due complici la squadra mobile di Torino è arrivata a Gabicce Monte, dove, gli uomini della Mobile di Pesaro, hanno scoperto un appartamento che fungeva da deposito. Ben 500 kg di marijuana e 40 grammi di cocaina, per un valore di mercato da circa un milione di euro, questo il bottino del sequestro. Una puntata divisa tra la soffitta dell’abitazione dell’uomo e una seconda casa disabitata sempre di proprietà di Latifaj. 

“Un sequestro che ci porta a fare delle riflessioni: ci sono delle persone che si prestano allo stoccaggio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Quantitativi che poi vengono distribuiti a livello nazionale e non solo provinciale. Alla mente sorge un ricordo di un’operazione fatta nel 2016 - ha spiegato il vice capo della Mobile di Pesaro Paolo Badioli – quando sequestrammo 2 tonnellate di marijuana che erano state fatte spiaggiare con un gommone proveniente dall’Albania, alle foci del fiume Metauro a Fano. Anche in quel caso ci trovavamo di fronte a dei pacchi dalla simile fattura, legati con le stesse corde”. 

"Non abbiamo ancora un quadro completo – così il capo della Mobile di Torino, Marco Martino - .Stiamo parlando di una organizzazione che ha le sue basi in Albania e che prima si appoggiava in Puglia. Ora hanno risalito lo stivale per individuare depositi sicuri e più defilati. Gabicce è una zona tranquilla, residenziale con pochi problemi legati alla criminalità ed è per questo che stata scelta”.