E anche il Pesce Azzurro così... ’boccheggia’

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Il ristorante Pesce Azzurro di Fano è la più grande macchina da guerra della Provincia. Nel 2019 è riuscito a sfornare 2700 pasti in un giorno. Fino a luglio ha servito 170 mila clienti solo nella sede di Pano "e penso di chiudere l’anno intorno ai 220mila pasti serviti in una struttura con 600 coperti", dice l’amministratore della società Marco Pezzolesi.

Una macchina da guerra, ma come molte altre attività legate alla ristorazione, in questo momento sta facendo i conti con le bollette dell’energia: gas e luce ed anche con l’aumento delle materie prime.

"Per un ristorante come il nostro che viaggia sui grandi numeri, perché un pasto completo viene 15 euro – dice Pezzolesi –, l’incidenza della bolletta ha un peso di non poco conto. Quando è arrivata quella di luglio sono rimasto sotto choc perché siamo passati dai 13mila euro di luce dello scorso anno ai 42mila di quest’anno. Come faremo non lo so, anche perché con il problema del Covid abbiamo dovuto aumentare il personale per le ragioni legate al distanziamento. La situazione è difficilissima per cui speriamo in qualche provvedimento da parte del governo perché in queste condizioni non so chi può rimanere in piedi. Poi... Poi abbiamo avuto la bolletta del mese di luglio per cui non sappiamo cosa ci aspetta per quella di agosto. Va messo nel conto che non ci sono solo i costi dell’energia, perché anche le materie prime sono aumentate. Vuole un numero?

Dica

"Eccolo: solo l’olio per friggere è raddoppiato per cui lo scorso spendevamo 80 mila euro e quest’anno mettiamo in conto di spenderne 180mila".

E come si fa?

"Come si fa? Adesso cerchiamo in tutte le maniera di stare più attenti accendendo per esempio le friggitrici solo il tempo necessario e così anche i forni. Poi staremo attenti anche nell’accensione dell’illuminazione. Ma per quanto uno possa fare, di fronte a certe cifre questi tipi di risparmi non bastano".

Basta così o c’è dell’altro?

"Bisogna mettere sopra anche la cucina centralizzata che abbiamo alla periferia di Fano e che serve tutti i vari ristoranti che abbiamo lungo la dorsale adriatica. Ebbene la bolletta anche lì è schizzata alle stelle perché abbiamo messo in conto 20mila euro alla fine dell’anno".

Con l’autunno alle porte che succede?

"Succede che si vive alla giornata per cui si starà attenti all’accensione dei condizionatori e quest’inverno anche la riscaldamento".

m.g.