E gli ambientalisti chiedono la mappa

Da settimane sta girando una mappa fatta dall’amministrazione dove vengono riportate le antenne della telefonia e dei ripetitori presenti nell’area urbana. Alcune sono le stazioni attive e quindi già funzionanti, dopodiché vengono indicati con delle stelline di vari colori – molto probabilmente legate ai gestori – i luoghi che vengono definiti come idonei per l’installazione delle maxi antenne legate alla tecnologia 5G. Delle vere e proprie torri di metallo alte da 20 fino ad oltre 36 metri, come le due che dovrebbero essere installate da Iliad a Soria, oppure da Wind nel piccolo sgambatoio per cani di via Kennedy a Montegranaro-Muraglia. Diversi di questi ponti telefonici sono posizionati lungo viale Trieste, ed anche accanto a piazzale della Libertà. Altri vengono indicate sopra i tetti di hotel, ed altri ancora non si capisce bene dove, perché la ‘mappa’ è di difficile lettura anche per un perfetto conoscitore della città. Tanto è difficile capire, che le associazioni ambientalistiche – e su questo fronte si stanno muovendo con richiesta di accesso agli atti anche alcuni consiglieri sia locali che regionali –, chiedono una mappa esatta e le posizioni in cui verranno installate le antenne nelle varie zone della città. E’ vero il fatto che il passaggio a questa nuova tecnologia ha valore nazionale e gli atti sono stati poi certificati anche in sede regionale, per cui il Comune si è trovato di fronte ad un atto dovuto. Quindi si è declassato il livello decisionale spostandolo tutto in capo ai tecnici. Per cui sono partiti gli ok e molti politici sono caduti dalla nuvole, come i cittadini. Che però ora si stanno rivoltando.

m.g.