"E’ la Regione, c’è Silvia?": Lucidi e i rapporti con i Mariotti

Il funzionario Euro Lucidi sarebbe stato "a libro paga della Mariotti Costruzioni almeno dal 2019, ricevendo numerose utilità". Viene riportato nell’ordinanza della misura cautelare firmata dalla gip Sonia Piermartini. Il dipendente regionale non aveva remore quando chiamava la segretaria dei Mariotti dicendo al telefono, intercettato dai carabinieri forestali, "E’ la Regione, c’è Silvia?". Usava il suo ruolo, stando alle accuse, per ottenere dei benefici. Dopo un pranzo di quattro ore, uno dei tanti che era solito organizzare per presentare gli imprenditori ai funzionari di enti pubblici, chiama l’imprenditore Enrico Cesaroni e in riferimento all’appalto di Moie gli dice "dai Moie è andato bè" e subito dopo "non parliamo al tel". Cesaroni gli risponde "digli a quell’altro pure laggiù che io posso lavorà da Ascoli a Pesaro". Per l’accusa è chiara la richiesta di nuovi lavori fatta dal Cesaroni al funzionario regionale. Sempre Cesaroni, in una intercettazione, parla del Consorzio di Bonifica e dice "voglio fare un discorso diverso, voglio fare le vasche di espansione lì a Castelferretti". E ancora "Ho bisogno de lavorà, c’ho tre escavatori fermi, dai piccoli ai grossi lavori c’ho bisogno de lavorà". Sull’appalto che hanno avuto i fratelli ascolani Rozzi, la Regione Marche non risulta, allo stato attuale, stando a quanto riportato nell’ordinanza degli arresti, aver pagato i lavori alla società DueZeta Costruzioni. Per quello però il funzionario ne avrebbe di che guadagnato. Nella conversazione intercettata il 19 ottobre 2021, con una persona a bordo con lui in auto, dice "stamattina so andato ad Ancona sud a trattare con un imprenditore per mettere d’accordo un lavoro da 900mila euro, se riusciamo a prenderlo io valgo 2mila euro".

ma. ver.