È morto Marcello Secchiaroli Se ne va l’assessore dei deboli

Aveva 75 anni, dal 1985 al 1995 in Comune, poi in Regione come consigliere e nella giunta D’Ambrosio. Dalla pallacanestro all’impegno nel sociale, era espressione del mondo cattolico. Domani mattina il funerale

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di Franco Bertini

Marcello Secchiaroli era uno di quei cattolici che non stanno mai fermi, quelli irrequieti che un tempo venivano detti "di base" e che si davano da fare perché le cose andassero meglio, cercava uomini di buona volontà come era lui per un’azione comune, con quel sorriso fra il dolce e il timido ma anche determinato e pronto alla contrapposizione. Fu questa sua umana passione a farlo decidere di entrare in politica in età già consistente nelle liste di sinistra, in quell’ormai lontano 1985 in cui gli assetti politici anche locali avevano ben altra configurazione. Marcello Secchiaroli se n’è andato ieri notte a 75 anni, dopo aver vissuto periodi di non buona salute che ne avevano pian piano intaccato il corpo forte, da buon atleta e cestista qual era. Ancor prima della sua militanza amministrativa e politica che ne hanno segnato gli anni migliori va ricordato che Secchiaroli era un altro emerito rappresentante di quel basket della parrocchia di Loreto del quale faceva parte anche Paolo Gurini, altra presenza che ora non è più con noi. Bancario per lavoro, poi anche sindacalista, per il decennio dal 1985 al 1995 ha ricoperto l’incarico di assessore ai Servizi sociali e problematiche giovanili del Comune di Pesaro.

Poi il passaggio dal Comune alla Regione Marche, nella quale venne eletto consigliere e nel 1995, ricoprendo la carica di presidente della II Commissione Bilancio e Programmazione e componente della V Commissione sanità e servizi sociali, nonché quella di presidente della Consulta regionale per l’Handicap, quindi assessore dal 2000 al 2005 nella giunta D’Ambrosio.

Da tempo era ormai fuori da ogni attività pubblica anche per le sue condizioni fisiche che non glielo consentivano.

Nel vederlo giocare a basket e nel seguirlo nella sua attività politica era cosa facile coglierne la passione a volte esuberante e non del tutto a freno e la coerenza che lo contrassegnavano e lo guidavano, peculiarità proprie di una persona non nata artificialmente nelle incubatrici della politica ufficiale di laboratorio, ma portatrice di una convinta visione del mondo e della vita per le quali combattere e operare, certamente non bloccate dalle fredde competenze e suddivisioni amministrative e burocratiche dei compartimenti stagni. Resta di lui, come ultima fugace presenza in città, il suo sorriso e la mai intaccata dolcezza e gentilezza dei modi.

Era prima una persona e poi un politico. Conosciuto e apprezzato in città e in regione, la sua scomparsa ha colto di sorpresa e addolorato molti che si stringono attorno alla moglie Natalia e a tutta la famiglia a condividerne il lutto.

Un rosario sarà recitato questa sera alle 18 nella chiesa di Loreto, dove sabato mattina alle ore 10 si terranno la cerimonia funebre e le esequie.

f.b.