
Cristiana Nardi, coordinatrice regionale dei «Borghi più belli d’Italia»
“E’ un peccato che Pesaro non abbia rinnovato la richiesta, avrebbe dovuto presentarla a giugno scorso – è il commento di Cristiana Nardi, presidente e coordinatrice regionale dei "Borghi più belli d’Italia" -. La richiesta sarebbe dovuta partire sei mesi prima della scadenza, forse si è trattato di una dimenticanza. Io stessa, due anni fa, insieme al certificatore Livio Scattolini e a Mariangela Albertini, responsabile per le certificazioni del Comune di Gradara, avevo fatto il sopralluogo per valutare il borgo. Si tratta di un luogo meraviglioso che ha tutte le caratteristiche. La certificazione come ’borgo ospite’ dà la possibilità di farsi conoscere e, tra i borghi certificati, ce ne sono assai pochi sul mare. Fiorenzuola potrà presentare una nuova domanda, anche ora, per il 2027”.
“Fiorenzuola è un luogo straordinario – diceva il sindaco Matteo Ricci all’indomani dell’investitura di Fiorenzuola come ’Borgo ospite’ -, un grande patrimonio dall’immenso valore storico e paesaggistico, che vogliamo tutelare, valorizzare e far vivere sempre di più. Con il suo panorama mozzafiato è sicuramente una tra le cartoline più suggestive di tutto il litorale adriatico, un angolo di paradiso che oggi riceve ufficialmente un ulteriore riconoscimento. È un simbolo della Capitale italiana della Cultura 2024, uno dei borghi che più esprime l’essenza della nostra ’Natura della Cultura’ raccontata nel dossier di candidatura e che guiderà questo magico crescendo rossiniano verso il 2024. Avanti così, questo titolo dimostra che la strada intrapresa è quella giusta”.
“È un grande onore – sottolineava anche Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza di Pesaro - siamo davvero orgogliosi e felici di questo titolo che incorona un ’luogo dell’anima’ per i pesaresi e per sempre più turisti" e inserito in un’area su cui l’Amministrazione "sta investendo da tempo con azioni volte a valorizzarne l’unicità. Il titolo premia lo sforzo messo in campo e il valore che questo luogo ha per la città: è parte dal Dna che ha plasmato il progetto della ’Natura della Cultura’ e la narrazione che ne faremo nell’anno di Capitale italiana della cultura". Almeno fino alla fine del 2024. Se ne riparlerà, forse, nel 2027.
ant. mar.