"Ecco 17 milioni, ma fateci vedere i progetti"

Dalla moda alla pesca, il piano della Regione illustrato dall’assessore alle attività produttive, Carloni: "Così incentiviamo gli investimenti"

Migration

"Stiamo lavorando dal giorno dell’insediamento e siamo andati a vedere il bilancio, voce per voce, per capire quante risorse potevano reperire", dice l’assessore alle Attività produttive Mirco Carloni. "Abbiamo messo sul tavolo tutto quello che era possibile e cioè 17 milioni di euro che avranno una leva finanziaria che abbiamo stimato in 90 milioni di euro. Abbiamo pensato a tutte quelle imprese che vogliono andare oltre la crisi e investire venendo incontro alle loro esigenze. Soldi subito? Per quello che riguarda le piccole e medie imprese – continua Carloni – direi certamente di sì perché basta presentare una autocertificazione ed uno si ritrova con mille euro in conto corrente. E da parte delle associazioni di categoria, quando con Acquaroli abbiamo presentato la manovra, c’è stato apprezzamento per lo sforzo che la Regione sta facendo per venire incontro alle categorie in questo momento di difficoltà. Non abbiamo pensato ad una forma di aiuto alle imprese perché questo lo fa giù il Governo, ma ad una forma per incentivare gli investimenti",

Una manovra, quella presentata ieri che si articola fondamentalmente su tre punti ed una parte dei soldi, visto che la manovra è regionale, andranno per le zone terremotate dove rientra in parte anche la nostra provincia. Comunque ci sono 3 milioni che possono finanziare 18 progetti per 4,5 milioni di investimenti in ricerca e innovazione; un sostegno di 600mila euro a sostegno di progetti per il sistema abitare e quello del moda che possono finanziare 5 progetti per 1,2 milioni di euro; 3,24 milioni per 13 progetti riguardanti le aree colpite dal sisma. Sono stati messi 600mila euro, per gli ultimi progetti in graduatoria, per un altro settore che sta risentendo molto, anche nella nostra provincia, del lockdown legato alla chiusura dei ristoranti: quello della pesca e dall’acquacoltura; a questi si aggiungono altri interventi per un contributo per 147mila euro e 300 mila euro di investimenti finalizzati alla trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Un altro capitolo riguarda le misure di sostegno per l’accesso al credito per le piccole e medie imprese che sono rimaste colpite dall’ultimo decreto governativo: l’importo massimo di finanziamento bancario da parte della Regione non può superare i 10mila euro e la sua durata dura al massimo 48 mesi oltre altri 12 mesi di pre-ammortamento: il tasso non può essere superiore al 2% e gli interessi vanno ripartiti tra Confidi e banca.

Quindi ci sono i finanziamenti a fondo perduto per manutenzione e sistemazione dei locali, digitalizzazione e commercio elettronico, acquisto di scorte o attrezzature. Contributo massimo di 1000 euro a copertura di una spesa maggiore o uguale. Il tutto fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Il contributo viene erogato a sportello e con la sola autodichiarazione senza documentazione.