I bagnanti che in questi giorni vicini al Ferragosto si spingeranno in entroterra per un tuffo rinfrescante nei nostri fiumi possono partire tranquilli: qui di mucillaggine nemmeno l’ombra. Le freschissime acque che corrono con lo sfondo delle vette dell’Appennino, infatti, non hanno certo problemi di alghe. Quello che però può mettere a rischio queste piscine naturali è l’eccessiva concentrazione di persone che qui accorrono per un bagno.
Laghi e fiumi nelle Marche: dove andare
E’ bene ad esempio tenere in mente che il fiume non è il mare e che, oltre alle leggi di ogni singolo comune, c’è un codice di comportamento dettato dal buon senso che è sempre bene adottare: niente materassini gonfiabili, fare a turno per dare a tutti la possibilità di bagnarsi e, soprattutto, non abbandonare rifiuti appena si "lascia il campo".
Una volta capito come comportarsi, si possono passare in rassegna le mete più gettonate dell’entroterra. Da padrone la fa sicuramente la zona di Cagli e Cantiano, con i fiumi Bosso e Burano e le loro freschissime acque. Qui il livello del fiume è ancora buono e la siccità non ha inciso molto così a monte, tanto da consentire ancora acrobatici tuffi nei punti più profondi.
Le Foci, la Gorga Brugnola o i Tre Pozzi sono i nomi delle località più ricercate in questo momento,veri e propri canyon con al centro pozze d’acqua fredda e corroborante. Come trovare queste piscine naturali? Superare Cagli in direzione Cantiano o Secchiano e accodarsi al lungo serpentone di auto parcheggiate di fianco alla riva. Per concludere alla grande è possibile abbinare ad un tuffo un buon piatto di carbonara, magari al tartufo, eletto ormai specialità tutta cagliese.
Cambiando invece vallata non si possono non citare le piscine naturali del torrente Auro, uno dei due affluenti che a Borgo Pace si congiungono a formare Metauro. Qui delle placide e rilassanti piscine naturali attendono i visitatori con un’acqua gelida che scende dai monti dell’Alpe della Luna. San Leo, i Morti o il Mulino sono alcune delle gorghe che consentono di nuotare anche in Appennino, in un contesto naturale incontaminato e per trovarle basta superare il centro di Borgo Pace in direzione della frazione Parchiule.
Per i più attenti alla cura del corpo, lungo il corso dell’Auro si trovano anche diverse sorgenti di acqua sulfurea, le cui proprietà benefiche per la salute e per la pelle sono conosciute fin dai tempi antichi. Usciti dall’acqua la tappa obbligata è la Sagra della Panzanella di Lamoli, giunta alla 60esima edizione, che il 14 e 15 agosto prossimi propone piatti tipici cucinati a vista dalle massaie della Massa Trabaria.
Siete alla ricerca di una gorga più wild e meno turistica? La soluzione è la Cascata della Gorgaccia, ad Apecchio, un salto di alcuni metri in un torrente che discende dall’Appennino e ricava una gorga profonda anche tre metri, luogo ideale per un tuffo e un picnic nella natura. Il sentiero che la raggiunge parte dal centro di Apecchio. Buon divertimento a tutti.