Ecco la laurea che dà lavoro a 95 su 100

Martedì prossimo l’open day del corso di "Sistemi industriali e dell’informazione": forte domanda dalle aziende, solo 50 posti disponibili

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"Telefonate anche dalla Lombardia e dal Piemonte. Oltre a quelle ricevute da aziende della zona e dell’Emilia Romagna". Così Gabriele Comodi responsabile, per la Politecnica di Ancona, del corso triennale che si tiene a Pesaro e che andrà a formare, in un mix studio-lavoro quelle "figure intermedie che in questo momento sono richiestissime dal marcato – continua il docente –, perché non solo sono molto ricercate dalle industrie, ma anche dagli studi professionali che hanno carenze di figure legate soprattutto al bonus 110% che sta rimettendo in moto tutto il settore legato alle costruzioni". Si aprono le domande da oggi per chiudersi il 24 agosto e il corso universitario si terrà a palazzo Gradari, dietro la sede del Comune. E’ a numero chiuso questa triennale che si chiama "Sistemi industriali e dell’informazione": 50 i posti disponibili e si entra attraverso un test.

Ma se la domanda forse fortemente maggiore? "La soluzione c’è, l’abbiamo in testa ma non la possiamo dire", dice Gabriele Comodi che ha accanto l’assessore all’innovazione Francesca Frenquellucci. Tradotto: una parte degli studenti potrebbero essere iscritti ad Ancona e da lì dare gli esami validi per la laurea breve di Pesaro. Tre anni, due di studio con esami di laboratorio che verranno tenuti all’istituto Benelli, quindi il terzo anno viene svolto in azienda.

Nei giorni scorsi ha firmato un protocollo di collaborazione la ‘Biesse’, ma si è già fatto avanti, aprendo le porte, anche il cantiere navale ‘Rossini’ perché una sezione di studi è finalizzata per il settore della nautica, non solo per le grandi navi, settore che interessa più Ancona, ma anche per quello degli yacht che ha un bacino molto forte tra Pesaro-Fano–Mondolfo.

Perché viene ipotizzato un grande successo per questo corso? La riposta viene proprio da Gabriele Comodi: "Perché dal prossimo anno per essere iscritti all’albo dei periti occorrerà avere questo tipo di laurea e quindi vi si accederà senza dover sostenere l’esame di Stato". Non solo questo: "Perché ci sono anche persone che già lavorano e che sono interessate a migliorare le loro competenze per cui ci arrivano richieste dall’interno delle aziende, come per esempio Biesse, benché la società abbia anche una sua Accademy interna".

A spingere fortemente per avere questa forma di specializzazione intermedia, tra i diplomati degli istituti professionali ed un ingegnere con una laurea quinquennale, è stata a livello nazionale Confindustria mutuando questo corso di studi dal sistema tedesco dove ha ottenuto un fortissimo successo. Il tasso di occupazione per i giovani che parteciperanno a questa laurea breve è intorno al 95%.

L’assessore Frenquellucci, ha sintetizzato con qaueste parole le finalità di questa laurea breve: "Siamo partiti dall’ascolto delle esigenze dei brand del territorio a cui abbiamo cercato di rispondere con un’offerta didattica su misura".