Pesaro, 6 agosto 2023 – Una fa la parrucchiera, l’altra la portiera d’albergo, una la commessa, un’altra l’estetista ecc... Sono in tutto una ventina, e sono le donne che compongono la squadra chiamata "Le Primule di Eva": il loro obiettivo è ritrovare animali persi, soprattutto cani, a volte anche gatti. La squadra, che fa parte dell’Enpa, l’Ente nazionale promozione animali, nasce due anni fa. Eva è una cagnolina adottate da poco, è fuggita, provano a ritrovarla, ma poi scoprono che è stata investita. Da qui la decisione di dedicare a lei il nome del gruppo. La squadra parte da una segnalazione che quasi sempre trova sul gruppo on line "Animali persi e ritrovati". A quel punto le componenti si attivano: chiamano i proprietari per avere indicazioni più precise, vanno direttamente in zona coi mezzi propri, fanno anche le nottate, se serve, ecc....
"Sì, è successo anche questo – dice Roberta Giuliani, 47 anni, di Pesaro, una delle componenti –. C’era ancora il Covid. Si era persa al Parco della pace, subito dopo essere stata adottata, una cagnolina di nome Tortora. Ci siamo fatte dare un permesso speciale per uscire di notte, perchè c’era il lockdown. Dandole del cibo eravamo riuscite a contenerla entro una zona. Ma ogni volta che ci avvicinavamo, lei fuggiva. A quel punto abbiamo ricontattato la donna di Roma che l’aveva data in adozione. E’ venuta qui a Pesaro. La cagnolina l’ha riconosciuta e si è fatta riprendere".
"Uno dei casi più tosti – continua Roberta – è stato Morgan, un meticcio, lo scorso novembre. Il cane abitava a Villa San Martino, quella mattina c’era stato il terremoto, e lui era fuggito terrorizzato. Non riuscivano a trovarlo, la nostra ultima spiaggia è stata quella dei cani molecolari: loro annusano qualcosa in cui sentono traccia del cane perso, poi vengono portati in zona e seguono la traccia. Li ha una ragazza di San Marino, si chiama Francesca Genghini. Un ragazzo aveva visto il cane, in zona autostrada. Grazie ai due cani molecolari siamo riusciti a rintracciarlo, era nascosto sotto una rete. Senza quei due cani non saremmo mia riuscite a ritrovarlo".
L’altro sistema che i proprietari possono adottare è quello del drone termico. "Ce l’ha un ragazzo di Bologna, si chiama Marco Fanti. Il drone – spiega Roberta – si alza in cielo, e usa una termocamera che rivela tutti i corpi caldi, cioè vivi. Ha due schermi, su uno compaiono dei puntini rossi, che rivelano le creature animate, sull’altro le foto di quelle creature, in modo che lui possa selezionare e identificare l’animale perso. Così siamo riusciti a rintracciare dei cani".
A volte le ’Primule’ usano delle gabbie trappola. E’ successo con un cane femmina in zona Tavullia. "Era randagia – dice Roberta – tutti la vedevano, ma nessuno riusciva a prenderla. L’abbiamo monitorata per mesi, non so come riuscisse a nutrirsi. Solo che un giorno ci siamo accorti che aveva un grosso gonfiore alla pancia, quasi una palla, era un tumore. A quel punto abbiamo attivato la gabbia trappola, le mettevamo da mangiare prima fuori, senza ’armare’ la gabbia, poi via via sempre più dentro, e alla fine è entrata e la gabbia si è chiusa. L’abbiamo affidata ai veterinari dell’Ast, che l’hanno operata".
Qualcuno fa donazioni al gruppo, a volte, quando serve, i soldi ce li mettono loro, le "Primule". Chi volesse aiutarle, ecco l’Iban di Enpa: IT74 K076 0113 3000 0001 2152 617. Oppure con ricarica Postepay: numero postepay 5333 1711 3011 7803, intestata a BENZI SIMONA, codice fiscale BNZSMN86L43L500U