Controlli Green Pass sui bus a Pesaro: "Passeggeri in calo del 20 per cento"

Netta diminuzione di presenze nel primo giorno di applicazione delle restrizioni. Controlli a campione, per ora senza multe. Molta attenzione sulle linee frequentate dagli studenti, alcuni trovati senza certificato. I controllori non li hanno fatti salire

Migration

di Nicholas Masetti

Gli studenti sono in fila fuori dall’autobus. Hanno il telefono in mano e nella schermata c’è il Green pass. Il controllore di turno lo scansiona prima di farli entrare. Non a tutti ma a campione. Da ieri per utilizzare il servizio di trasporto pubblico locale serve la certificazione verde. Una novità che ha fatto calare le presenze del 15-20% sugli autobus del territorio, soprattutto nelle linee più utilizzate dagli studenti per arrivare nelle scuole superiori tra Campus, stazione e centro. I giovani non vaccinati o senza un esito negativo al tampone hanno così preferito andare a lezione con un altro mezzo di trasporto. Alle 12.30 nelle fermate di via Guido D’Arezzo, vicino al Campus, uno dei controllori, in piedi sotto alla pensilina, dice: "Ci sono state un po’ meno persone sulle linee".

A confermarlo è anche Massimo Benedetti, direttore generale di Adriabus. I collegamenti tra Fano e Pesaro, così come tra Pesaro e Urbino, hanno registrato il calo più netto. Ma invece a tanti altri studenti l’entrata in vigore del Green pass per i trasporti non ha cambiato nulla. È il caso di quattro giovani appena usciti dal liceo Musicale. Si sono vaccinati e sono pronti a salire sull’autobus.

Gli agenti di polizia amministrativa che solitamente controllano il biglietto da ieri verificano a campione anche il Green pass. Lo fanno prima che gli studenti accedano al mezzo per evitare problemi come: far scendere chi non ha la certificazione verde, bloccare la corsa e avvisare le forze dell’ordine addette alle sanzioni che possono andare dai 400 ai 1000 euro. Situazioni che rischierebbero di creare solo disagi e disordini sociali. Così i controllori si sono messi vicino alle porte d’ingresso e hanno effettuato i controlli a campione. Per esempio, nell’autobus che collega Pesaro a Cattolica in partenza vicino all’istituto Benelli, i due agenti hanno richiesto la certificazione verde a 36 studenti prima che salissero. Due di loro non l’avevano. Ma non essendo iniziato il viaggio non è stata inflitta nessuna sanzione. Semplicemente non sono potuti accedere alla corsa.

"I primi giorni bisogna andarci con i piedi di piombo", dice uno dei controllori. Quindi procedere con molta cautela ed evitare disagi è il mantra del primo giorno, per essere "a vantaggio dell’utenza", spiegano durante le verifiche con l’app ‘VerificaC19’. Addirittura prima dell’arrivo degli autobus gli agenti ricordano le novità del Green pass per i trasporti a diversi studenti.

Tutti i giovani ne sono al corrente e lo hanno scaricato nel telefono. Sono pochissimi ad averlo in formato cartaceo.

Alla fine Benedetti fa il resoconto di questo primo giorno: "È stata una giornata tranquilla, le persone sono informate. Stiamo prendendo le misure per i controlli che poi diventeranno uno standard". Il problema però rimane la carenza di personale tra chi deve verificare. Infatti, se su due autobus all’uscita dalle scuole gli studenti sono controllati, negli altri i ragazzi e le ragazze salgono senza alcun controllo. Una misura che rimarrà in vigore fino al prossimo 15 gennaio.