"La nostra sanità? Ogni anno è peggio". E’ a dir poco inviperita una mamma fanese dopo essere stata rimbalzata per due volte dal Cup regionale con in mano un’impegnativa per il figlioletto di 8 anni che prevedeva una visita di controllo entro 60 giorni a un anno di distanza da una delicata operazione. Il caso è stato sollevato da "Base del cambiamento", il movimento formato dai fuoriusciti di "Base popolare" (il partito di Gian Mario Spacca, per intenderci).
"Mio figlio ha subìto un intervento ai testicoli a maggio 2024 – racconta la donna –. La pediatra mi aveva prescritto un’ecografia di controllo per vedere se era tutto a posto, così ho chiamato il Cup: la prima data proposta è stata marzo 2026! Sono rimasta sbigottita, dato che nell’impegnativa era indicata una priorità da rispettare, oltretutto a carico di un minore. Ho richiamato perciò la nostra dottoressa che mi ha consigliato di non perdere tempo e di rivolgermi ad un privato, quindi ho preso appuntamento da Angelucci". Poi però la voglia di vederci chiaro ha preso il sopravvento e la signora ha saputo, tramite una persona che ha lavorato in ambito sanitario, di aver diritto ad un rimborso per non aver ricevuto un appuntamento entro la data indicata nell’impegnativa ed essersi di conseguenza dovuta rivolgere ad uno studio privato. Tutto questo a patto di avere comunque un appuntamento nel pubblico che dimostrasse l’anomalia. "Erano passati appena due giorni, eppure quando ho richiamato il Cup era scomparso anche l’appuntamento del marzo 2026. Ne ho chiesto un altro anche più avanti, ma mi hanno risposto in maniera secca che non c’era e basta, senza darmi altre spiegazioni. Ho faticato a mantenere i nervi saldi, anche perché mi è stato detto che dovrebbe essere il Cup stesso ad informare le persone della procedura di rimborso. Lo avessi saputo, avrei comunque accettato quello del marzo 2026".
E aggiunge: "Detto per inciso, per curiosità ho chiamato il Cup dell’Emilia Romagna che, pur mettendoci in coda perché non apparteniamo a quella regione, mi aveva trovato un appuntamento per novembre 2025, che non ho preso perché non è utile ad ottenere il rimborso. Non ne faccio una questione economica, 60 euro contro 35, ma di diritti. Ah, comunque mio figlio è stato operato in Romagna, tanto per dire".
Elisabetta Ferri