
Solidarietà, tecnologia e soprattutto amore possono superare ogni ostacolo. Ne è d’esempio la bella storia di Elia, un bambino di 10 anni di Apecchio, un bambino dolce e amabile, colpito da una grave forma di distrofia muscolare che lo limita nelle capacità di camminare, se non con specifici ausili. Elia domenica scorsa durante la lunga e suggestiva passeggiata nella dorsale appenninica della Golena del Furlo è riuscito a superare mille ostacoli grazie all’utilizzo di uno strumento tecnologico, all’affetto e vicinanza dei genitori, dei compagni di classe della scuola primaria e dei volontari del Cai (Club Alpino Italiano).
"Insieme all’insegnante di sostegno, Chiara Serafini, vero e proprio “angelo custode“ ed i volontari dei Cai sezione Montefeltro – spiegano i genitori, Tania Luchetti e Massimo Maltagliati – abbiamo organizzato una passeggiata alla Golena del Furlo adatta a bambini e adulti. I volontari del Cai , a titolo gratuito, si sono resi disponibili alla realizzazione di questo evento con l’utilizzo della Joelette (carrozzella da fuori strada) strumento utile e indispensabile per regalare a chi, come nostro figlio, ha una mobilità ridotta o assente. È stata una giornata meravigliosa dedicata all’inclusività e che ci ha dato la consapevolezza che alcune barriere si possono abbattere. A questa bella giornata hanno partecipato i bambini, amici di Elia, genitori e tutte le belle persone che hanno voluto sostenerci con la loro presenza e che hanno così regalato a nostro figlio una nuova ed emozionante esperienza. Elia e tutti i bambini erano molto entusiasti e tutto si è svolto con la naturalezza che solo i bambini sanno dare".
"Elia – continuano i genitori – è nostro figlio di origini cinesi, adottato nel 2015 all’età di 2 anni e mezzo. Fin dal primo incontro siamo diventati una vera famiglia, come se ci aspettassimo da tempo e per noi è stato un grande amore. Dopo 2 mesi in Italia abbiamo purtroppo scoperto la sua malattia, una grave forma della distrofia muscolare. Elia è un bambino sempre sorridente e felice con tanta voglia di stare in compagnia, giocare con gli amici e fare le stesse esperienze dei suoi coetanei. Vivere in un piccolo paese come Apecchio con la necessità di tanti servizi necessari per Elia, ci rende tutta la gestione molto difficile, per contro ci offre la possibilità di sentire la vicinanza della comunità che ci dà la forza necessaria per offrire una vita più “normale“ possibile a nostro figlio. Elia è un bambino fantastico che ci ha dato e ci sta dando molto: per noi è stata una benedizione perché ci ha reso persone migliori facendoci comprendere il valore della vita".
Amedeo Pisciolini