Enti religiosi a Pesaro, stangata Ici. Centomila euro

Dopo la sentenza della Corte Ue, il Comune ne chiederà il pagamento a tre scuole

GLI ISTITUTI L’ingresso dell’asilo di via XI Febbraio

GLI ISTITUTI L’ingresso dell’asilo di via XI Febbraio

Pesaro, 10 novembre 2018 - Ritorna a scoppio ritardato, ma ritorna. E’ l’Ici, la tassa comunale sugli immobili. E’ esistita fino al 2011. Poi è stata sostituita dall’Imu. Ma secondo la Corte Ue, proprio l’Ici va fatta pagare ora per allora alla Chiesa per i suoi immobili che ospitano scuole e alberghi. A Pesaro ce ne sono tre nel mirino del Comune: l’edificio delle Ancelle del Sacro Cuore in via Amendola, la Nuova scuola di viale Napoli e l’edificio delle Pie Venerini di via XI Febbraio. In tutti questi immobili ci sono scuole dell’infanzia e non solo oltre, nel caso di via Amendola, alloggi per turisti che vengono riempiti durante l’estate.

LEGGI ANCHE Ici e Chiesa, la Corte Ue: "L'Italia recuperi la tassa non versata"

L’Ici non era stata pagata dalla Curia e dalle congregazioni religiose pesaresi perché era sufficiente far sapere al Comune che in quegli edifici si svolgeva «attività pastorale» in contemporanea con la scuola e il turismo. Ma così ovviamente funzionava in tutta Italia. Il ricorso di una scuola privata romana alla Corte Ue, contro precedenti sentenze che confermavano l’esenzione del pagamento, ha appena ribaltato tutto riportando in auge il pagamento di queste tasse per i tre edifici. Spiega l’assessore al bilancio Antonello Delle Noci: «Abbiamo letto la sentenza e ora deve esserci una norma di legge che permetta di chiedere indietro l’Ici che va dal 2006 al 2011 che, come appare evidente, sono periodi già ampiamente prescritti perché superano il quinquennio». Continua l’assessore: «Se, come appare scontato, verrà approvata la norma di legge per il recupero dell’Ici per quegli immobili appartenenti ad enti religiosi, prevediamo un recupero stimabile sui 100mila euro.

LEGGI ANCHE Il Comune vuole fare pagare l’Ici arretrata alle scuole paritarie

Ma ripeto, è una previsione che può essere suscettibile di variazioni. Il nostro metodo di lavoro sarà quello di verificare l’ammontare dell’Ici che è stato pagato fino al 2011 dai proprietari di questi tre immobili con destinazione scolastica. Calcolata la superficie interessata, si andrà a recuperare la tassa. E’ ancora presto per dire con o senza interessi o sanzioni. D’Altronde non è stata cattiva volontà di non pagare. Ricordo che dal 2012 invece, con l’Imu, tutti gli edifici religiosi diversi da luogo di culto, sono soggetti a Imu. Per questo, il recupero eventuale riguarda solo gli anni 2006-2011. Attendiamo la legge che autorizzi a superare la prescrizione».

SPIEGA Elio Macchini, l’economo della Curia: «Tutte le nostre proprietà che abbiamo affittato per usi vari, tra cui scuole o alloggi turistici, pagano le tasse dovute. Per quanto riguarda l’edificio che ospita la Nuova scuola, il pagamento delle tasse e di tutte le utenze sono in capo all’affittuario. Mi sembra comunque ancora presto per capire se e come verrà applicata in concreto questo recupero Ici. Che, è bene dire, nessuno ha evaso visto che il Comune non ci ha mai contestato nulla».

ro.da.