AMEDEO PISCIOLINI
Cronaca

Eolico, Rossi: "Regioni esautorate. Mi batterò"

Il Tar del Lazio ha accolto nei giorni scorsi il ricorso presentato da alcuni operatori che avevano impugnato i decreti attuativi ministeriali

Nell’immagine il trasporto di una parte di una pala eolica

Nell’immagine il trasporto di una parte di una pala eolica

Novità per l’eolico. Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio, organo giurisdizionale che si occupa di controversie tra privati e pubbliche amministrazioni, ha accolto nei giorni scorsi il ricorso presentato da alcuni operatori che avevano impugnato i decreti attuativi ministeriali sulle aree idonee a ospitare gli impianti da energia rinnovabile e chiaramente la cosa interessa molto il nostro entroterra considerando che nei mesi passati è stato oggetto di richieste per l’installazione di nuovi Parchi Eolici.

"La sentenza è molto preoccupante - spiega il Consigliere Regionale dei Civici Marche Giacomo Rossi che da tempo contrario all’installazione del mega eolico sul nostro Appennino - perché il Tar concede 60 giorni di tempo al Ministero dell’Ambiente per elaborare un nuovo decreto nazionale sulle aree idonee, dopodiché le Regioni, anche quelle che lo hanno già fatto, dovranno legiferare in merito".

"La cosa più preoccupante – aggiunge Rossi - è che le Regioni non potranno prevedere restrizioni nelle loro leggi rispetto alla disciplina statale, assicurando, come minimo, il recepimento delle aree idonee ex lege. In secondo luogo, il Decreto Ministeriale riformulato, dovrà contenere elementi di omogeneità per le varie Regioni, cosa che non avviene col Decreto attuale che giustamente lascia ampia libertà alle Regioni di poter modificare le aree non idonee introducendo una fascia di rispetto da siti tutelati o di particolare pregio che può arrivare anche ad essere di 7 km".

"A questo punto - conclude l’esponente dei Civici Marche - esautorate le Regioni, è tutto in mano al Governo che si troverà di fronte alla enorme responsabilità di decidere se salvare il nostro Entroterra o distruggerlo definitivamente, consentendo di riempirlo con centinaia di mega pale eoliche devastando l’unicità del nostro Paesaggio ed il comparto Turistico. Ci sono soluzioni alternative come attestato anche dal Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) come coprire i tetti dei capannoni disponibili con il fotovoltaico ed eventualmente posizionare l’eolico a mare, oltre la linea del visibile da terra. Nella speranza che il buon senso prevalga continuerò comunque a battermi insieme a tanti Amministratori locali e Cittadini. Depositerò una mozione dove la Regione dovrà ribadire al Governo la sua posizione di difesa dei nostri crinali ed insieme al Presidente Acquaroli che ringrazio, abbiamo già avuto delle prime interlocuzioni con il Ministero".

Amedeo Pisciolini