
La Vigor non è più "bellina". Sta diventando una squadra solida, con idee chiare e tanta motivazione. Un termine forse...
La Vigor non è più "bellina". Sta diventando una squadra solida, con idee chiare e tanta motivazione. Un termine forse inusuale per identificare una squadra di calcio, eppure, proprio mister Antonioli, non più tardi di due settimane fa negli spogliatoi del "Del Conero", aveva definito la Vigor "bellina" e poco cattiva. Proprio per descrivere con amara ironia una prestazione incolore da parte dei suoi.
Oggi è una storia diversa, una squadra diversa. La Vigor sta cambiando atteggiamento ed il merito è un po’ di tutti.
Pjetri sta crescendo, Tenkorang non è più un corpo estraneo ed i nuovi innesti stanno portando un contributo importante alla causa rossoblu, come riconosce lo stesso mister.
"Dopo la sconfitta di Ancona ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo capito che qualcosa andava cambiato - dice il tecnico della Vigor -. Il merito è di tutta la squadra, i ragazzi stanno capendo che in questo campionato servono carattere, determinazione, voglia di vincere… Aspetti che prima non c’erano affatto. È vero, ho usato il termine ’bellini’ proprio per rimarcare il fatto che ci mancava qualcosa. Questo è l’ atteggiamento giusto… Faccio un esempio: D’Errico entra in campo a 10 minuti dalla fine e corre dietro a tutti, ecco, questo è lo spirito che voglio vedere".
Parole di elogio da parte del tecnico anche per gli under che, nonostante qualche imprevisto, stanno crescendo.
"Sono tre punti importanti, arrivati contro una formazione molto valida come la Fermana, che ha tutte le carte in regola per salvarsi - dice mister Antonioli -. Abbiamo avuto qualche problema con gli under perché Kone è fuori e Beu non al meglio, ma anche tante note liete come Gasparroni, molto propositivo e determinato appena chiamato in causa".
Di tutt’altro umore invece mister Fabio Brini: "La Vigor ha asformato in oro un episodio, noi non abbiamo capitalizzato le azioni create; poco egoismo e scarsa incisività, questo non va bene - dice Brini -. Possiamo discutere dell’arbitro, delle scelte… Oggi però non voglio parlarne, andiamo oltre, anche se il tocco di mano in area di Magi Galluzzi non è presunto, è certo - aggiunge il mister della Fermana -. Commettiamo delle ingenuità che poi ci costano care. Dobbiamo crescere, fare qualcosa in più, servono maggiore cattiveria e, soprattutto, maggiore furbizia. Siamo una squadra giovane, ma non abbiamo tempo per aspettare tutti, ora servono i risultati".
Nicolò Scocchera