La presidenza dell’Ente regionale per il diritto allo studio resta a Urbino. Ieri il Consiglio regionale ha eletto Agnese Sacchi, docente dell’Università Carlo Bo, al vertice del Cda di Erdis, con un consenso quasi unanime tra i votanti. Vadese, 44 anni, professoressa associata di Scienza delle finanze per il Dipartimento di Economia, Società e Politica, ha ottenuto 25 preferenze sulle 29 espresse, mentre l’altro candidato in corsa, il professor Fabio Musso, prorettore alla Terza missione della Carlo Bo, ne ha ricevuta una (tre le schede bianche).
Sacchi succede a Maura Magrini, che era stata eletta nel 2021 ma si è dimessa nel luglio scorso per incompatibilità con "la modalità lavorativa del direttore generale", Giovanni Pozzari, e "per motivi personali". Il suo nome e quello di Musso erano stati avanzati dai rettori delle quattro università marchigiane, mentre la Commissione preposta ha giudicato non ammissibili quelli avanzati da Fratelli d’Italia, Claudia Fulco, anche lei dipendente di Uniurb, e Massimiliano Sirotti, assessore del Comune di Urbino.
"Esprimo le mie felicitazioni e quelle dell’Ateneo per la nomina della professoressa Sacchi – commenta il rettore Giorgio Calcagnini –. Ringrazio il Consiglio regionale, che ha voluto accordare alla nostra docente un così largo consenso. Sono convinto che la nuova presidente saprà interpretare questo incarico nel migliore dei modi, grazie anche alla collaborazione e al dialogo con le altre istituzioni e con tutti i soggetti coinvolti nel diritto allo studio".
Prima dell’elezione, Forza Italia aveva espresso apprezzamento per i nomi di Sacchi e Musso. Ora il coordinatore provinciale e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nicola Baiocchi, commenta: "Il Consiglio regionale ha dato seguito alla nomina della professoressa Sacchi, a larghissima maggioranza. Tutti i candidati, che ringrazio, avevano profili professionali di altissimo livello, ma la professoressa ha saputo intercettare i voti di entrambi gli schieramenti. Sono certo che ci sarà una collaborazione costruttiva nell’interesse degli studenti".
Da Urbino, Federico Scaramucci (Pd), si congratula con Sacchi, sottolineando che la sua nomina sia "arrivata dalle proposte dei rettori, ed è pertanto sinonimo di garanzia di collaborazione tra atenei".
"Mi preoccupa però – prosegue Scaramucci – l’ennesima bocciatura delle proposte arrivate, anche se non è figurato in maniera palese in Consiglio regionale ma solo in Commissione, da parte del sindaco Gambini, un fatto: cioè che, sostenendo la proposta di una dipendente di Uniurb insieme all’assessore Sirotti (tra l’altro incompatibile per questo ruolo), Gambini ha esposto nuovamente il Comune a una figuraccia. Ci auguriamo che ci sia massima collaborazione tra amministrazione, Erdis e Università di Urbino".