Pesaro, 27 luglio 2019 - Estate, temperature hot anche sotto le lenzuola. Non quelle dei letti coniugali, ma degli amanti clandestini. Che per ritagliarsi qualche ora in compagnia del lui o lei di turno, sono pronti a nascondersi ovunque, dalla spiaggia ai campi, dagli hotel con le camere a ore al pied-à-terre dell’amante single. A quanto pare, nella stagione delle vacanze si impenna l’indice del tradimento. E a fare le corna sono sempre più le donne. Ma guai ad abbassare la guardia. Soprattutto su social e telefonini, la buccia di banana su cui prima o poi scivolano tutti i fedifraghi. I quali, non hanno addirittura scampo, quando il coniuge sospettoso decide di ricorrere a veri 007 specializzati nella caccia agli infedeli. A tracciare un quadro è un esperto del settore, l’investigatore privato Piero Berardi, titolare della Pj investigation, agenzia con sede a Pesaro e a Rimini.
Berardi, allora d’estate si tradisce di più…
«Sì, ci sono più occasioni per uscire. E più persone, uomini soprattutto, si rivolgono a noi investigatori».
Ma nella sua attività, in quale percentuale si occupa di dare la caccia ai traditori?
«L’80 per cento degli incarichi riguardano i tradimenti e tutto quello che concerne la famiglia. C’è chi mi chiede di seguire il coniuge che non vuole pagare il mantenimento per scoprire se è vero che non ha lavoro o non può lavorare».
Quale è il posto più insolito in cui ha scoperto degli amanti?
«Tutti i posti sono buoni. Anche se il sedile ribaltabile non usa quasi più. Ora vanno soprattutto in appartamento. Ma d’estate c’è anche la spiaggia o un campo dove incontrarsi».
Tradiscono quindi più le donne?
«Un dato un po’ in crescita. Sono di solito donne sposate, tra i 30 e i 50 anni, con figli piccoli e grandi, annoiate, forse dalla vita, o dal matrimonio».
Ma dove nascono gli amori clandestini?
«Di solito sul posto di lavoro o nelle palestre».
Quanti di quelli che si rivolgono a lei sono davvero traditi?
«Tutti di fatto. Arrivano da me che hanno già tanti indizi».
Quali sono i passi falsi del traditore?
«Il telefonino: non viene più lasciato in giro, perché può arrivare un messaggio improvviso. Oppure il coniuge comincia a curarsi di più. Ed esce di più con amici e colleghi. Mi è capitato il caso di uno che era convinto che la moglie lo tradisse e invece era solo una sua fissa. L’ho seguita e ho scoperto che andava in chiesa».
Quanto i social sono la cartina di tornasole?
«Ci stanno dando una bella mano. Con le foto ambigue, le frasine che sembrano innocenti»
Un caso curioso che le è capitato?
«Uno che è venuto da me per tre volte. Le prime due l’ha perdonata. Alla terza ha detto basta. Un altro non voleva crederci neppure davanti a foto chiarissime».
Quanto costa sapere di essere tradito?
«L’investimento non è proprio così leggero ma neppure esagerato: sulle 50 euro all’ora più le spese. Ma per ogni caso si fa un budget a sé».