Europa Verde sul caso Riceci "Discarica totalmente fuori misura Vogliono rifiuti da tutte le Marche"

L’esecutivo comunale del partito contro il progetto. Giovedì sopralluogo dell’onorevole Luana Zanella

Europa Verde sul caso Riceci  "Discarica totalmente fuori misura  Vogliono rifiuti da tutte le Marche"

Europa Verde sul caso Riceci "Discarica totalmente fuori misura Vogliono rifiuti da tutte le Marche"

"La previsione di 5 milioni di metri cubi della discarica di Riceci appare totalmente fuori misura. E’ utile solo ad attirare in provincia rifiuti provenienti non solo dal territorio provinciale ma anche da quello regionale, in particolare dalla provincia di Macerata che non ha volutamente previsto ulteriori discariche nel proprio territorio". La presa di posizione è firmata dall’esecutivo comunale di Pesaro di Europa Verde, guidato dalla portavoce (e assessore comunale all’ambiente) Maria Rosa Conti, che nei giorni scorsi, insieme alla portavoce provinciale Adriana Fabbri, ha portato sul tavolo nazionale del partito il tema dei rifiuti in provincia di Pesaro-Urbino. Ne hanno parlato con l’onorevole Luana Zanella (che giovedì sarà a Riceci) e con il portavoce nazionale Angelo Bonelli. Ed è inevitabile che il discorso sia caduto anche sul progetto della maxi discarica di Petriano, voluta dalla società Aurora srl, il cui 40% è detenuto da Marche Multiservizi e il 60% dalla Ecosistemi di San Marino, che fa capo al patron della Cartiera Ciacci. Europa Verde, a tal proposito, sottolinea anche che "la proprietà delle discariche deve essere pubblica, sia per evitare speculazioni sia per garantire che queste siano a servizio del territorio nella misura in cui servono: questo è un grande vulnus per il nostro territorio, perché anche la multiutility Marche Multiservizi non è più ormai a totale partecipazione pubblica, affinché la comunità abbia la garanzia assoluta di scelte di gestione dei rifiuti nell’interesse preminente della collettività. E poi vi è il tema dell’impatto ambientale: prima di compromettere un nuovo territorio occorre verificare se è possibile sfruttare al meglio i siti esistenti".

In generale, Europa Verde sottolinea la necessità di un cambio di passo sui rifiuti rispetto agli ultimi 20 anni, che riduca il fabbisogno di smaltimento. Ecco i punti principali: "Una raccolta porta a porta integrale con tariffa puntuale che permette una sua riduzione e un controllo sulla qualità con scarti molto ridotti; l’introduzione di altre frazioni differenziate come ad esempio il sistema di raccolta dei prodotti assorbenti per l’igiene, ora riciclabili, che costituiscono oltre il 25% dell’indifferenziato; la selezione del rifiuto residuo che permette di ricavare dall’indifferenziato dal 15% al 30% di materiale riciclabile sottraendolo allo smaltimento; la biostabilizzazione del sottovaglio derivante dalla selezione che permette di dimezzare il quantitativo di organico presente. A tutto questo va aggiunta la previsione impiantistica di selezione, riciclaggio e compostaggio delle raccolte differenziate sufficienti per i fabbisogni. Dai dati elaborati da Europa Verde la provincia di Pesaro nel 2021 ha prodotto circa 53.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato (150 kgabitanti), cui occorre aggiungere gli scarti delle raccolte differenziate per un totale stimabile in circa 75.000 tonnellate: a ciò vanno aggiunti i rifiuti speciali non riciclabili non derivanti dai rifiuti urbani. La cifra finale quindi raddoppia al massimo a 150.000 tonnellateanno. Con una seria programmazione queste cifre in pochi anni si possono dimezzare".