REDAZIONE PESARO

Ex attaccanti in mediana. Con Paganini e Pucciarelli il motore Vis va a pieni giri

La mediana di alta qualità della Vis di Paganini e Pucciarelli: una coppia over 30 che porta stabilità e successo alla squadra.

La mediana di alta qualità della Vis di Paganini e Pucciarelli: una coppia over 30 che porta stabilità e successo alla squadra.

La mediana di alta qualità della Vis di Paganini e Pucciarelli: una coppia over 30 che porta stabilità e successo alla squadra.

Il PaPu della Vis non è un bomber ma una mediana. Di alta qualità. Gente che toglie l’aria alla manovra avversaria, ti soffia la palla con destrezza e ti fa ripartire di slancio. Gente che disinnesca la superiorità numerica ospite con preventive da urlo. Non un bomber, ma due ex attaccanti, toh, che hanno compiuto la loro naturale evoluzione scalando i ruoli, così da condensarli tutti, oggi, in uno. Calcio evoluto, direbbe Lele Adani. Luca Rudolf (in onore del grande Nureyev) Paganini e Manuel Pucciarelli formano la strana coppia over 30, invidiata da mezza serie C. "Mi piacerebbe finalmente giocare un po’ più avanti", aveva auspicato il ‘Puccia’ da Montemurlo la sera della rocambolesca salvezza con la Recanatese, lui protagonista con una doppietta memorabile a rievocare il bel tempo che fu. Senza sapere che avrebbe trovato compiutezza esattamente nel contrario. Su Paganini, romano de Roma come il mister ma di insolita estrazione per un calciatore, l’evidenza di un’intesa con Stellone talmente solida e datata che non necessita di direttive. Quella col compagno di reparto si è invece presto affinata in virtù di cose ovvie: oltre 300 presenze tra i professionisti per entrambi, fino al massimo livello, integrità fisica, stessa lingua parlata sul campo.

E poi disciplina. Ha raccontato Paganini, figlio del famoso ballerino Raffaele (che con Nureyev aveva amicizia e frequentazioni), ballerina pure la madre Debora, che il padre lo prendeva in giro quando tornava sfinito dagli allenamenti a Frosinone: "Stanco per due ore? E noi che ne abbiamo fatte nove?". E che non lo ha mai ostacolato, nemmeno dopo il disastro di una pallonata che aveva squarciato una tela del ‘700 appesa in casa, rimasta così a memoria. Da un altro disastro, ovvero dalle macerie del 3-0 iniziale di Sassari, è nata la genialata di Roberto Stellone. I due al Vanni Sanna avevano giocato nei ruoli canonici, rispettivamente ala e trequartista, con la mediana under esposta a venti tesi. Nella gara successiva la rivoluzione: posizionati là dove non si sarebbero più mossi, ecco il 3-0 a uno sconcertato Arezzo e l’inizio della cavalcata.

Coincidenze, buona sorte? "Fortuna è quando la determinazione si incontra con l’opportunità, avrebbe detto il genitore artista". Paganini e Pucciarelli hanno saltato una partita e mezza in due, per affaticamento il primo, per una mezza frattura all’alluce il secondo, un infortunio che avrebbe costretto altri a ben più lunghe soste ai box. Per la cronaca, nelle due uscite la Vis ha raccolto un punto. A Piancastagnaio, ultima sconfitta vissina, Paganini è subentrato nel secondo tempo proprio a Pucciarelli toccato duro. Due intoccabili, per ammissione di Stellone. Con loro le rotazioni stanno a zero.

Quanto a media voto (6,47 e 6,38), se la battono con Di Paola e Cannavò per la palma di migliori fino a questo momento. Ma dentro una squadra dove la concorrenza è molto alta, nella stagione in cui la Vis è diventata la prima marchigiana e la migliore nella sua storia per rendimento. Grazie anche a un centrocampo che da reparto più criticato è diventato punto di forza. Con queste certezze si va a Ferrara. Attese alte, test storicamente molto difficile, con una sconfitta ingiusta da vendicare. Stavolta toccherà agli estensi doversi preoccupare di più.