Fa la pipì nel giardino di una villa sul San Bartolo e finisce a processo per porto abusivo d’armi, di fuochi d’artificio e violazione di sigilli. Assolto. Lui è un operaio pesarese di 39 anni e di sicuro non farà più i suoi bisogni fisiologici in giro, tranne che in una toilette, neppure se non dovesse più resistere come è successo quel giorno. Ottobre 2021, il 39enne è in auto per il colle e sente uno stimolo incontenibile. Si ferma davanti a una villa ed entra passando per il cancello che ha solo un lucchetto aperto. Espleta il suo bisogno. Ma non si accorge che l’immobile è sotto sigilli giudiziari. Lo nota un vigilantes che chiama la polizia. Gli agenti lo controllano e gli trovano in auto un’ascia, due coltelli e un martelletto per la rottura dei cristalli, oltre a 6 fuochi di artificio.
A processo, difeso dall’avvocato Emiliano Nicolini, spiega che quelli sono gli attrezzi del suo mestiere e che non aveva visto i sigilli. Assolto. Per i fuochi, non punibile per tenuità del fatto.
e. ros.