Fabio Ridolfi funerale, l'addio in cattedrale a Fermignano

Il paese si stringe attorno alla famiglia del 46enne, morto lunedì in sedazione profonda. Il fratello: "Non piangiamo, ha vinto una battaglia"

Fermignano (Pesaro Urbino), 15 giugno 2022 - Fermignano saluta Fabio Ridolfi, questa volta per sempre. Oggi pomeriggio, nella cattedrale del paese, si sono svolti i funerali del 46enne di San Silvestro, che lunedì aveva smesso di soffrire dopo 18 anni trascorsi immobile nel proprio letto per una tetraparesi, ponendo fine alla propria vita tramite l'interruzione di nutrizione e idratazione, dopo sei ore di sedazione profonda.

Funerali di Fabio Ridolfi (Foto Toni)
Funerali di Fabio Ridolfi (Foto Toni)

Come successo domenica sera, con la manifestazione in piazza Garibaldi con cui tantissime persone gli avevano detto addio e reso omaggio, anche in questo caso la comunità locale ha risposto "presente", partecipando in massa alle esequie.

LA SCHEDA: Sedazione profonda, cosa è

Sulla bara di Fabio, fiori giallorossi e la sciarpa della sua amata Roma, che ha tifato fino alla fine, al termine della messa, le note della canzone "Nothing Else Matters" dei Metallica, gruppo che adorava, e, in chiesa, tante persone per accompagnarlo nell'ultimo viaggio, tra cui tutti i suoi cari: dal fratello Andrea alla sorella Simona, dai genitori Cecilia e Rodolfo agli amici più stretti.

"Non bisogna piangere, Fabio ha vinto una battaglia, ha ottenuto un diritto che gli spettava e, quando una persona a cui si vuole bene realizza un desiderio, non bisogna provare tristezza", ha commentato il fratello.

Presente alla cerimonia anche Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni, che aveva aiutato Fabio nel cercare di accedere al suicidio assistito: "Prolungare la morte con la sedazione significa prolungare la sofferenza anche di chi sta attorno alla persona stessa, in questo caso la sua famiglia - ha affermato -. Noi siamo qui per salutarlo, ma anche per dire che non deve mai più accadere una cosa del genere".

Al termine della cerimonia, il feretro di Fabio è partito verso Fano, per essere cremato, accompagnato da tre lunghi applausi che sono serviti per salutare un ragazzo sfortunato, ma coraggioso, che non ha mai smesso di lottare.