"Fano-Grosseto, progetto irricevibile"

Il sindaco di Mercatello, Fernanda Sacchi, nell’incontro pubblico: "Non siamo per la strada a tutti i costi"

"Fano-Grosseto, progetto irricevibile"

"Fano-Grosseto, progetto irricevibile"

Lo ha ribadito ancora una volta davanti a tutti i suoi concittadini e a tanti altri abitanti dell’alta valle del Metauro: "Non siamo contro alla Fano-Grosseto ma non siamo nemmeno per la strada a tutti i costi. Questo progetto è irricevibile, un’aberrazione". Così Fernanda Sacchi, sindaco di Mercatello, ha dato inizio all’incontro pubblico di giovedì sera, per poi continuare sottolineando "il grave disagio che si crea non solo a Ca’ Lillina ma in tutto il paese. Per questo è importante la progettazione del lotto 4 coinvolgendo il comune e facendo fede assolutamente al progetto Paccapelo".

Erano presenti i sindaci della vallata assieme al primo cittadino dell’umbra San Giustino, Paolo Fratini, dirimpettaio dall’altro lato del tunnel dove comunque sono presenti altre situazioni critiche: "La politica non deve partorire un mostro - ha detto -. È necessario ragionare sulla galleria a doppia canna e sulle quattro corsie, però devo riportare che non mi sembra che le Regioni Umbria e Toscana siano troppo interessate a quello che avviene nelle Marche". Quest’ultima affermazione è stata smentita dal sindaco di Urbino Maurizio Gambini, il più fiducioso nei confronti dell’opera che ha sottolineato come in tutte le riunioni strategiche a Roma le tre regioni abbiano dimostrato coesione e ha chiesto di non perdere l’opportunità che si è creata. Insieme alla Sacchi c erano anche i cittadini del gruppo spontaneo Voci della Valle, giovani che hanno scelto di vivere nell’entroterra, di lavorare e investire qui e di crescere i loro figli in quella che ha sempre rappresentato un’oasi di pace. Tra loro alcuni hanno "spulciato" il progetto: "Quello proposto è un progetto non sostenibile - ha detto il portavoce Gabriele Giovannini - con strade di collegamento non sono adatte a sostenere il traffico. Questo aumenterebbe anche i tempi di percorrenza per le ambulanze e i pericoli per tutti gli utenti della strada. L’apertura della galleria sarebbe una forzatura e la renderebbe molto pericolosa in caso di incendi. Il rischio è che una volta terminati i lavori la seconda canna poi l’infrastruttura non venga aperta in tempi rapidi. In definitiva non ci sembra un buon progetto nemmeno per il turismo ma che anzi continua il saccheggio del territorio. Scriveremo una lettera aperta a parlamentari e consiglieri regionali delle Marche e dell’Umbria riportando questi punti di criticità perché vorremmo che chi conosce poco la situazione abbia elementi per riflettere". Lo spirito della cittadinanza lo ha incarnato invece Franco Guerra, il barista del paese, che ha portato sul palco un faldone di articoli raccolti negli anni sui giornali.

Andrea Angelini