
La Fondazione Merloni di Fabriano, ieri come tutti gli anni, ha reso nota la classifica delle maggiori industrie marchigiane con fatturato e risultato d’esercizio. Il confronto è tra il 2019 e il 2020 e cioè l’anno della pandemia. Dodici mesi con l’anomalia che ha visto salire nei fatturati le industrie della grande distribuzione, del food ed anche le farmaceutiche come la Acraf di Ancona della famiglia Angelini. Settori in cui la provincia non svetta. La Biesse passa dal 5° al 6° posto per un calo del 16% del fatturato: dai 705 milioni del 2019 è passata a 578 con 2 milioni e mezzo di utili. Dietro la Biesse c’è la fanese Profilglass con 520 milioni e utili per 8 milioni e 200mila euro. Ma se la Profilglass sale o scende non si sa perché è la prima volta che appare. Il gruppo Teamsytem appare come spa ma anche come holding: nel primo caso (422 milioni di fatturato) perde 2,7 milioni ma come spa la perdita supera i 26 milioni. Una grande redditività mostra la HB Boscarini, industrie dell’entroterra che con 259 milioni di fatturato, in linea con il 2019, mostra un utile di 26 milioni di euro.
La Renco che sale dal 22esimo posto al sedicesimo posto della classifica mostra un fatturato fortemente in salita (+24,7%) per 223 milioni ma con un utile di 117mila euro.
Nel campo dei mobili – siamo nei primi 20 posti della classifica – la Lube supera la Scavolini anche se per meno di una manciata di milioni: la più amata ha chiuso ha 192 milioni (-7%) con 3,5 milioni di utile. Tra le aziende della provincia sopra i 100 milioni di fatturato appare al 26° posto la Rivacold di Montecchio con 146 milioni e 2,9 milioni di utile; un gradino sotto Eden viaggi con 145 milioni con un crollo del 68% sul 2019 e con una perdita di 12 milioni. Al 30° posto la Fox Petroli con 143 milioni con 3,3 milioni di utile. Perde 6 poltrone la Imab, un altro dei grandi mobilifici della provincia, che con 143 milioni di fatturato e un calo del 12,5 sul 2019 chiude con un -3,2 milioni. Nell’ambito delle multiservizi Mms dichiara un fatturato nel 2020 di 126 milioni (+5,6% rispetto al 2019) con un utile 13,5 milioni. Tra le prime 50 della regione anche le due Marinelli, cucine e prefabbricati, con 125 e 117 milioni: entrambe dichiarano utili sopra il milione.
Nel mezzo con una crescita di sei posizioni (40° posto) la Benelli Armi che con 121 milioni di fatturato ha macinato un utile di 16,5 milioni di euro. Tra il 60° e il 100° posto c’è la Schenll con 98 milioni di fatturato e 7,2 di utili; la Cariaggi di Cagli, la regina del cachemire con 84 milioni e 700 mila euro di utile; quindi la Valmex con 81 milioni e 5,4 milioni di utile. Poi arrivano l’Alluflon e la Tvs, la prima in utile di 1,6 milioni e la seconda in perdita per 643mila euro. Nel mezzo la Navigazione Montanari di Fano che con un fatturato di 58 milioni ha un utiule di 3,5 milioni.
Tra le multiservizi la fanese Aset con 52 milioni di fatturato dchiara 4,3 milioni di utile; la Papalini spa dell’ex presidente di Confindustria con 48,6 milioni dichiara un utile di 2,2 milioni, mentre Xanitalia con 44 milioni ha un utile di 5,4 milioni. Tra le curiosità: Aspes con che con 43 milioni di fatturato ha chiuso con utili per 323mila euro; tra le società di servizi spicca per utile la fanese Enereco di Fano che con 42milioni di fatturato presenta utili per 4,6 milioni.