Fermignano si culla il nuovo nido. Tutto pagato grazie ai fondi Pnrr

Aumentano i parcheggi (uno per il personale, l’altro per le famiglie) e la qualità e quantità degli spazi. Un impianto geotermico-fotovoltaico consentirà di produrre in loco l’88 per cento dell’energia.

Fermignano si culla il nuovo nido. Tutto pagato grazie ai fondi Pnrr
Fermignano si culla il nuovo nido. Tutto pagato grazie ai fondi Pnrr

Sono partiti i lavori per il nuovo nido d’infanzia comunale, che avrà più capienza, nuovi parcheggi e spazi e sarà quasi autosufficiente energeticamente, oltre a essere l’unica scuola finanziata con il Pnrr a usare un impianto combinato geotermico-fotovoltaico, nelle Marche. Il cantiere si è aperto con l’avvio della decostruzione della struttura attuale, all’incrocio tra via Tronto e via Martin Luther King, di cui resterà solo un blocco, realizzato 10 anni fa, che funzionerà da ingresso, zona insegnanti e servizi. "Dovremmo terminare prima di fine anno, poi partirà la riedificazione – spiega il sindaco, Emanuele Feduzi –. Salvo interruzioni, sarà pronto nel 2025. L’intervento, di cui il progettista è l’ingegner Diego Talozzi e ditta affidataria è la Edil Tecna di Afragola (Na), costerà 2.2, milioni di euro, interamente coperti con fondi Pnrr. La nuova scuola avrà una capienza di 80 bambini, rispetto al limite odierno di 53. I 47 che oggi frequentano il nido sono stati momentaneamente spostati alla scuola dell’infanzia. Nel rifare la struttura, volevamo qualcosa di innovativo, che si svincolasse dai combustibili fossili. Da qui, la scelta del combinato fotovoltaico-geotermico: la struttura autoprodurrà l’88% del proprio fabbisogno energetico, diventando di classe Nzeb, come la scuola primaria di via Milano (che inaugureremo il 6 gennaio), il Municipio e il nuovo centro anziani, mentre sarà altamente efficiente anche il nuovo crossodromo".

Direttore dei lavori è l’ingegner Chiara Cesaroni, funzionario dell’Ufficio tecnico comunale, che spiega alcune novità: "L’impianto fotovoltaico di 64 moduli sarà da 25.6 kilowatt picco e potrà produrre oltre 30mila kilowatt ora di energia elettrica annua, che sarà anche accumulata in una serie di batterie. Quello geotermico, invece, nelle stagioni fredde assorbirà calore dal terreno per riscaldare gli ambienti, mentre in quelle calde lo assorbirà dai locali per riversarlo nel terreno, raffrescandolo. Avrà una potenza complessiva di 45,6 kilowatt. Dopo la decostruzione, preferita alla demolizione per non creare danno all’ambiente (come chiesto dal Pnrr), il nuovo nido coprirà circa 1.000 metri quadri, e avrà quattro sezioni in altrettanti ambienti, invece di tre: lattanti, divezzi piccoli, divezzi medi e divezzi grandi. Sarà su un unico piano e realizzato con una struttura in legno a pannelli Xlam, ancorata a una platea in calcestruzzo armato, per renderlo ancora più ecosostenibile, confortevole e prestante in termini di a isolamento acustico, durabilità, efficienza energetica e sicurezza antisismica e antincendio. Rimarrà anche il giardino sensoriale-tattile creato lo scorso anno e ogni blocco avrà un’aula attività, un locale riposo bambini e servizi. Dal lato di via Tronto si creeranno dei nuovi parcheggi e due accessi: uno per le famiglie e uno per il personale".

Nicola Petricca