Fernando, da Fano alla Svezia per esportare il gusto italiano

La storia dell’imprenditore partito 62 anni fa in sella alla Lambretta. Oggi è a capo di un impero che fattura 150 milioni di euro l’anno. "Ho portato nelle cucine nordiche l’olio extravergine d’oliva".

Fernando, da Fano alla Svezia per esportare il gusto italiano
Fernando, da Fano alla Svezia per esportare il gusto italiano

di Anna Marchetti

Sono passati 62 anni da quel lontano 1961 quando il giovane Fernando Di Luca ha lasciato Fano avvisando la madre che sarebbe stato via solo pochi giorni. In sella alla sua lambretta, con l’amico Giuliano Cagliesi, ha attraversato l’Europa percorrendo 2.500 chilometri e fermandosi solo nel centro di Stoccolma. "Non lo sapevo nemmeno io quanto tempo sarei rimasto via – scrive nel libro ‘Fernando! La storia della mia vita, le ricette della mia vita’ –, ma sentivo comunque che sarebbe durata un bel po’". Quel ragazzo, in Svezia, ha fondato il marchio Zeta, un impero imprenditoriale che oggi fattura 150 milioni di euro l’anno, ha fatto conoscere al paese scandinavo il cibo italiano, cancellando la concorrenza francese, spagnola e greca, lì si è sposato con una ragazza svedese ed ha costruito la sua famiglia. Ora i tre figli, gestiscono insieme a lui, l’impresa.

Ieri Di Luca, su iniziativa di Confcommercio e di Alberghi Consorziati, è stato celebrato dalla città ed è stato accolto nella sala della Concordia dal sindaco Massimo Seri, dall’assessore al Commercio Etienn Lucarelli, dal direttore generale di Confcommercio Amerigo Varotti, dalla presidente di Confcommercio Fano, Barbara Marcolini e dal presidente di Alberghi Consorziati Luciano Cecchini che ha ideato l’iniziativa. Presenti i parenti, gli amici di una vita come Amedeo Tarsi, anche lui noto imprenditore fanese, associazioni come Amici senza Frontiere, il Vespa Club e il gruppo storico malatestiano La Pandolfaccia.

Grazie all’intraprendenza e alla determinazione di Di Luca, l’olio extravergine d’oliva è entrato nelle cucine svedesi tanto che nel 2003, l’imprenditore ha ottenuto un importante riconoscimento dall’Accademia Gastronomica Svedese "per aver introdotto l’olio d’oliva nella cultura alimentare svedese" e, nel 2005, gli è stata attribuita la "Forchetta d’Oro" dalla rivista "Allt om Mat" "perché ha fatto sì che la cucina svedese abbia acquisito una moderna e salutare dieta mediterranea". Inoltre attraverso Di Luca hanno conquistato il mercato nordico grandi marchi come la pasta Barilla e l’acqua San Pellegrino. "Quella di Di Luca – ha commentato Seri – è una storia tutta italiana, scandita da passione, amore, intuito e genialità". Di Luca è anche un eccezionale comunicatore tanto da essere stato protagonista, negli anni, di noti programmi televisivi svedesi dedicati al cibo e che gli hanno permesso di entrare nelle case di centinaia di miglia di famiglie. Alcuni chef svedesi gli hanno anche dedicato una loro reinterpretazione di piatti italiani.