Pesaro, 15 agosto 2024 – Più che la vigilia di Ferragosto, a giudicare dalle spiagge deserte, ieri sembrava la vigilia di Natale. Non fosse per il caldo torrido e per il sole accecante. Le mucillagini hanno completamente stravolto l’immagine del litorale pesarese in quella che, sulla carta, doveva essere la settimana dell’assalto dei bagnanti alle spiagge.
“Ci saranno al massimo una cinquantina di persone – è il commento sconsolato di Gianni Angeloni, titolare di bagni Bibi - La spiaggia è semideserta, il cattivo odore delle mucillagini in acqua arriva fino al bar. È deprimente, abbiamo registrato diverse disdette sia da parte di clienti stagionali sia da parte dei bagnanti periodici. E non solo: molti clienti abituali, presenza fissa nella nostra spiaggia, devono ancora farsi vedere per la prima volta. La situazione è nera, negativa e si va a sommare ad una crisi economica già conclamata”.
Per i pesaresi abituati a vivere la propria città come una destinazione di vacanza, in ossequio al vecchio mantra “abbiamo il mare a portata di mano, siamo fortunati”, la condizione del mare di quest’anno è davvero inedita e lascia tutti esterrefatti.
“Siamo molto molto avviliti – commenta Sabina Albini Riccioli insieme ai figli Alessandro e Paolo Descovich Marcato – io sono una pesarese di 52 anni e non ho memoria di una cosa del genere così a lungo termine. È desolante vedere la spiaggia e il mare in queste condizioni. I ragazzi vorrebbero stare in acqua a giocare per ore e non lo possono ovviamente fare”. Ieri mattina chi non era in spiaggia, la maggioranza, era a fare spese in previsione del Ferragosto da passare verso mete alternative, in particolare fiumi, laghi e piscine: un esodo, dal mare, senza precedenti.
“È un bel problema – commenta Mattia Valerio Farina, uno degli irriducibili della spiaggia – che capita, purtroppo, proprio nell’anno in cui Pesaro è capitale della cultura. La natura batte sempre la cultura, si potrebbe azzardare, ma non bisogna lasciarsi scoraggiare. Ci aspettano delle ferie alternative, prendiamo atto che a Pesaro, a parte il mare, ci possono assere anche altre cose da fare e da scoprire”. Un tuffo in acqua non è tra queste.
“È un vero peccato – commenta Andrea Parziale sotto l’ombrellone – e temo che ormai la stagione sia compromessa”. “Abbiamo lavorato bene fino a luglio – racconta Claudio Casoli, titolare dei bagni Zona Ventisette sul litorale di Levante – ma da agosto abbiamo dovuto fare i conti con dei pomeriggi vuoti. Bambini e famiglie, soprattutto, non si fanno vedere e preferiscono laghi e fiumi. La nostra attività ne risente, soprattutto il bar”.
Il primo cittadino, il sindaco Andrea Biancani, però, ha voluto dare una dimostrazione di fiducia ai pesaresi immergendosi in acqua e postando la propria foto sui social. “Io vado al mare sottomonte e anche qui, ovviamente, ci sono mucillagini. Mi rendo conto del disagio e del danno economico ma l’acqua dal punto di vista chimico è pulita. Non è un problema di inquinamento ma di cambiamento climatico. Il primo cittadino ha fatto il bagno poi se uno decide di non farlo per non avere le alghe addosso ci sta ed è comprensibile ma il messaggio che il mare inquinato è sbagliato”.