Ferrovia: e ora i lavori sulla stazione? "Li faremo, a prescindere da tutto"

Il sindaco tiene insieme il sogno dell’arretramento del tratto pesarese e il restyling già annunciato "Sono progetti che viaggiano su livelli diversi. Il secondo lo completeremo in un paio d’anni"

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Rete ferroviaria italiana investirà comunque i 10 milioni di euro in lavori di restyling previsti per l’attuale stazione di Pesaro? Storditi dall’idea di vedere in futuro l’arretramento della Ferrovia Adriatica, ci sono volute 48 ore ai pesaresi per scendere dall’iperuranio e riconnettersi con la realtà. Abbiamo rivolto la domanda al sindaco Matteo Ricci il quale rassicura e spiega i vari scenari. "Si tratta di due progetti completamente diversi – dice Ricci –. Comunque vada con l’arretramento, il restyling si farà. Per l’attuale stazione sono stati stanziati dieci milioni di euro, c’è una convenzione tra Comune di Pesaro e Rete ferroviaria italiana e si tratta di un’operazione che verrà fatta nel giro di un paio di anni. L’ipotesi dell’arretramento è una operazione su cui c’è un piano di fattibilità fatto da Ferrovie, ma è di tutt’altro livello. Parliamo di un intervento dai tempi medio lunghi: penso ad un decennio come minimo. Inoltre l’ordine di investimento è tale che solo per il nostro tratto potrebbe attirare, se riusciremo a portare a casa il risultato, un miliardo. Quindi nel caso del restyling ci troviamo già con l’assegnazione delle risorse e con le tempistiche di realizzazione, mentre nel caso dell’arretramento, no".

Sui tempi non c’è dubbio: sono lunghi. La progettazione dell’arretramento rientra nella partita del cosiddetto "Corridoio Adriatico", progettualità europea legata alle reti Ten T, le cui opere possono essere realizzate entro il 2035.

Quale sarà il prossimo passo riguardo l’arretramento?

"Andare a prendere la nostra parte tra i 5 miliardi destinati alla velocizzazione della tratta Bologna Bari, ma c’è da attendere che il ministro faccia la ripartizione dei 5 miliardi".

Cosa si farà della stazione attuale, qualora dovesse avvenire l’arretramento?

"Svolgerà pienamente la sua funzione fin quando servirà per poi essere convertita in base allo scenario futuro: potrebbe essere trasformata in qualsiasi cosa: dal commerciale al ricettivo ai servizi di ristoro. E’ una struttura che comunque Rfi avrebbe valorizzato perché in seno al proprio patrimonio. Quindi il problema che il restyling salti non si pone".

Cosa intende sindaco quando dice "dobbiamo continuare a fare la nostra parte"?

"Intendo quello che ho fatto in questi anni: incalzare il ministero su questo tema fino a portare il nostro dossier sul tavolo del ministero. La Regione ha messo il nodo di Pesaro tra le priorità individuate per il tratto ferroviario, adesso attendiamo la ripartizione delle risorse, continuando ad essere presenti: verificare che il miliardo arrivi. Nelle prossime settimane sapremo di più. Con l’assegnazione dei soldi, la partita è fatta. A quel punto si passerebbe alla progettazione vera e propria, che verrà fatta da Ferrovie".

In termini documentali quale è lo stato dell’arte?

"C’è un piano di fattibilità che Ferrovie ha fatto nel 2019 per velocizzare la tratta Bologna Bari,al quale è stato allegato nel 2021 il piano di rigenerazione urbana del Comune di Pesaro. Noi siamo avanti rispetto ad altre realtà che non hanno mai sviluppato progetti preliminari. In particolare il progetto pesarese prevede di sostituire la rete dismessa con il cosiddetto "passante verde" che al ministero è piaciuto molto. Il sogno è di arrivare a realizzare il progetto fino a Fano: sarebbe il massimo".

Solidea Vitali Rosati