Ferrovia, l’apertura del ministro "Miglioramento nelle Marche"

Giovannini ha fatto il punto durante il ‘question time’: "Sono stati evidenziati problemi nel progetto. Organizzeremo nei prossimi giorni un incontro con i tecnici per esaminare le proposte presentate"

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"Sulle osservazioni formulate dalla Regione Marche, Rete Ferroviaria Italiana ha lavorato nelle scorse settimane esattamente per valutare miglioramenti progettuali, che, in coerenza con gli obiettivi sopra ricordati, superino, attraverso una soluzione condivisa, le problematicità evidenziate". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini nel corso del question time alla Camera rispondendo a una interrogazione di alcuni deputati di Fratelli d’Italia (Lollobrigida e altri) relativamente al tracciato della dorsale adriatica nel territorio delle Marche. Dunque un’importante apertura da parte del ministro nei confronti delle proposte avanzate dalla Regione sul progetto di ammodernamento della ferrovia adriatica. Progetto che, come ormai noto, prevede finora per la nostra provincia un nuovo tracciato dei binari nel tratto cittadino, con arretramento rispetto all’attuale. La ferrovia andrebbe poi a riallacciarsi al tracciato attuale all’altezza di Fosso Sejore. Ed è su questo punto punto, per quanto riguarda il nostro territorio provinciale, che l’assessore regionale Francesco Baldelli ha chiesto modifiche al ministero, proponendo che l’arretramento interessi almeno anche il tratto fanese. "Il ministero organizzerà prossimamente incontri con i tecnici della Regione Marche per esaminare tali proposte, nello spirito di collaborazione istituzionale che ha caratterizzato l’intera vicenda". Ma Giovannini non ha chiarito se la possibile apertura alle modifiche riguardi proprio il bypass di Fano.

Quanto invece alle altre regioni, il ministro ha voluto ricordare che nell’incontro del 23 marzo scorso con tutte le regioni coinvolte, "i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Abruzzo, Molise e Puglia hanno espresso la loro soddisfazione per le proposte di tracciato avanzate da Rete Ferroviaria Italiana, pur segnalando possibili miglioramenti da realizzare a valere su futuri finanziamenti che si dovessero rendere disponibili, nonchè avanzando richieste di intervento per ridurre l’impatto del potenziamento della linea ferroviaria".

In generale, ha spiegato Giovannini parlando dell’investimento da 5 miliardi, "l’obiettivo è di ridurre i tempi di percorrenza dei passeggeri, favorendo una più efficace accessibilità dei territori e una migliore connettività. L’effettuazione dei lavori previsti ridurrà i tempi di percorrenza da Bari a Bologna di circa un’ora; garantire e rafforzare il trasporto ferroviario delle merci in sinergia con i porti del corridoio Adriatico (Pesaro, Ancona, Ortona, Vasto, Termoli, Manfredonia, Barletta, Bari, Brindisi e Taranto), su cui tra l’altro ci sono cospicui investimenti decisi da questo governo attraverso il Pnrr e altri fondi, mediante interventi che, a regime, consentiranno di incrementare l’attuale capacità della linea. Inoltre, tra gli altri obiettivi c’è "ammodernare i sistemi tecnologici e di sicurezza della linea; innovare, sia sotto il profilo funzionale e urbanistico, le principali stazioni della linea a beneficio dell’utenza, dei turisti e della popolazione residente, anche attraverso interventi di rigenerazione urbana. Oltre al miglioramento del sistema trasportistico nazionale, l’intervento produrrà una riduzione dell’impatto della rete ferroviaria sui territori attraverso la realizzazione di bypass che consentano, ove possibile, il passaggio dei treni veloci e dei treni merci su un nuovo tracciato interno – la conclusione – prevedendo l’utilizzo della linea ferroviaria costiera per il solo trasporto pubblico locale ovvero un suo arretramento, con impiego del sedime ferroviario per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana e di tutela della costa".