"Ferrovia, no a certi interventi insostenibili"

I dubbi del presidente Acquaroli: "Previsti in futuro troppi treni merci sull’Adriatica in mezzo alle nostre città. Arretramento ovunque"

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Se non fosse stato sufficiente l’opposizione dell’assessore Francesco Baldelli, è arrivato via facebook anche il presidente Francesco Acquaroli a dire no all’arretramento della linea ferroviaria: "Il potenziamento che ci è stato finora prospettato è finalizzato solo al traffico merci, e non passeggeri come avevamo richiesto. Con una prospettiva a dieci anni che prevede il passaggio di oltre 150 treni merci giornalieri". I numeri dei futuri treni merci prospettati, secondo Acquaroli "comporterebbero un impatto fortissimo su tutta la nostra linea ferroviaria e cioè il passaggio di un treno merci ogni pochi minuti e, poiché la tratta si sviluppa nel cuore delle nostre realtà urbane, territori a forte vocazione turistica e commerciale, la preoccupazione per l’impatto è legittima e fondata". "Un tema – sottolinea il presidente – che tocca tutte le Marche: la soluzione per la città di Pesaro che nell’intervento vedrebbe arretrare la propria linea ferroviaria fuori dal centro abitato vorremmo che fosse applicata a tutti i Comuni marchigiani, con una visione unitaria e sostenibile con le vocazioni dei territori. La nostra posizione è favorevole al potenziamento ferroviario – spiega Acquaroli – ma riteniamo che la tipologia e la quantità di traffico previsti con l’attuale proposta siano incompatibili con il tracciato attuale dentro le aree urbane, anche per scongiurare l’installazione di pannelli fonoassorbenti alti fino a sei, sette, otto metri che deturperebbero ambiente, clima e paesaggio e che al contempo non risolverebbero il problema dell’inquinamento acustico".

E’ un no chiaro all’attuale punto di partenza da parte del presidente della Regione, c’è solo qualche spiraglio: "Restiamo disponibili a discutere soluzioni compatibili con il nostro territorio e che portino reali miglioramenti ma non saremo mai disposti ad acconsentire interventi non sostenibili. Abbiamo convocato – conclude Acquaroli – tutte le amministrazioni comunali interessate per confrontarci su queste perplessità e preoccupazioni e tutte hanno condiviso. Sono felice che su un tema così delicato ci sia stata questa compattezza".

Una compattezza che però non è stata ancora ufficializzata, visto che ad esempio i Comuni di Pesaro, Fano e Ancona non si sono schierati con la Regione. Tanto che il consigliere regionale Andrea Biancani già polemizza: "Sarebbe logico impegnarsi per trovare altre risorse, non per perdere quelle già assegnate. Dopo il no al nuovo ospedale e il no alla Casa di comunità nell’ex San Benedetto, un altro no sul progetto del by pass ferroviario? Sulla risposta al Ministero la Regione non perda altro tempo, per le Marche si tratta di un investimento strategico, mai realizzato negli ultimi decenni. Dobbiamo impegnarci, come sarebbe logico, per trovare altre risorse per ampliare il progetto, mentre la Regione sembra si stia impegnando per perdere quelle già assegnate. Il mio invito è quello di lavorare uniti per fare in modo che il tratto di nuovo tracciato ferroviario previsto a Pesaro sia solo il primo passo. Concentriamoci per sfruttare al meglio questi finanziamenti e nel frattempo la Regione individui le priorità, partendo da Fano e Marotta, per chiedere ulteriori fondi. I tempi per coinvolgere altri comuni e per rivedere e ampliare i progetti ci sono.La linea adriatica, dimenticata da troppo tempo, con il rischio di restare isolata nel sistema dei trasporti nazionali ed europei, finalmente torna ad essere un asse decisivo per la mobilità di passeggeri e merci".

l.lu.