Festa della Repubblica, e la piazza risorge

Dopo due anni di pandemia, la cerimonia ricolora il cuore della città, con una buona partecipazione di gente comune. Gli interventi

Piazza del Popolo torna a vivere e colorarsi, per la Festa della Repubblica, 76° anniversario, dopo due anni di pandemia. Tante autorità, ma anche la gente in pantaloncini corti che si ferma prima di andare al mare per assistere alla cerimonia solenne, organizzata dalla Prefettura in collaborazione con il 28° Reggimento Comunicazioni Operative "Pavia" e con il Comune.

L’avvio alle ore 9.45 quando tutte le autorità sono andate nella Cappella votiva di Sant’Ubaldo, per depositare la corona d’alloro. Poi il ritorno in piazza del Popolo per l’inizio della cerimonia. Il prefetto Tommaso Ricciardi insieme al comandante Andrea Martellotti è passato in rassegna del picchetto d’onore, dello schieramento dei gonfaloni della Provincia, dei Comuni di Pesaro, Urbino e Fano, dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma; quindi il cerimoniale dell’Alzabandiera al suono dell’Inno d’Italia. Poi Ricciardi ha letto il messaggio del presidente della Repubblica Mattarella; a seguire sono intervenuti il vice presidente della consulta studentesca, Gianmarco Pierini, che ha citato un toccante passo di Calamandrei sulla Costituzione; per l’associazione combattentistica e d’arma, Luigi Caldarola; il presidente della provincia, Giuseppe Paolini. Ha concluso il sindaco Matteo Ricci: "76 anni fa la maggior parte degli italiani decise che il potere nel nostro paese doveva essere del popolo". Una scelta responsabile "e di continuità con i valori della Liberazione e della Resistenza". Il sindaco ha poi ricordato l’impegno delle donne, "per la prima volta alle urne ed elette. Grande passo di civiltà". Nella nostra provincia il 76% scelse la Repubblica "un risultato netto. La nostra, più di altre, fu una terra massacrata dalla guerra, e c’era voglia di chiudere un periodo tremenda".

Infine la consegna di 11 medaglie d’onore alla memoria ai familiari dei cittadini internati nei lager nazisti: Otello Aiudi; Orlando Balducci; Giuseppe Brunori; Luigi Brunori, Adelino Guidi, Orfeo Mariani, Felice Orcioni ed Enrico Roselli tutti di Isola del Piano; Primo Cancellieri di Sassocorvaro; Achille Carucci di Cagl e Terzo Taddei di Fossombrone.

Luigi Diotalevi