Festazione, così Pole celebra il treno che non c’è

Da stasera a domenica l’intera comunità si riunisce attorno alla vecchia stazione. Binari fermi dal 1944

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Torna dopo due anni di pausa legati al Covid, Festazione, la festa alla stazione del treno che non c’è. Da stasera a domenica orchestre e dj si alterneranno sui palchi della festa tra stand gastronomici con specialità tipiche del mondo delle ferrovie e della tradizione acqualagnese. Eppure c’è stato un tempo in cui il treno si fermava davvero ad Acqualagna e a Pole, anche se ad oggi sembra quasi difficile da immaginare.

Dal 1898 al 1944 erano infatti stazioni sulla linea ferroviaria Fabriano – Urbino, parte del collegamento che avrebbe dovuto raggiungere Santarcangelo di Romagna e collegare quindi la Roma - Ancona con il nord Italia senza passare lungo l’Adriatico esposto agli attacchi militari provenienti dal mare.

La ferrovia contribuì ad una vera e propria scoperta della modernità ma purtroppo tutto venne bruscamente interrotto dai bombardamenti tedeschi del ‘44 che distrussero la stazione di Acqualagna. La Stazione di Pole-Piobbico invece resiste ancora alla sfida del tempo e con la sua festa vuole ricordare questa ferrovia dismessa e abbandonata da oltre settanta anni ma che ha lasciato profonde tracce sul territorio. Grazie all’Assopole, associazione culturale che da più di 10 anni organizza questa grande festa popolare, è come se i fasti del passaggio del treno non siano solo un ricordo: vagoni ferroviari trasformati in bar e ristoranti, giovani volontari con il cappello da ferroviere, menù è a tema e un atmosfera di festa imperdibile. Anche il ballo e il divertimento sono una componente importante della festa: stasera si inizia con il ballo liscio di Quelli del sabato sera e a seguire dj Bosco; domani si balla con l’orchestra spettacolo dei Ballaonda e a seguire dj Boga. Domenica serata speciale con l’orchestra spettacolo di Matteo Tassi.

Andrea Angelini