"Festeggiamo consapevoli di avere il privilegio di poterlo fare"

Buongiorno cari lettori! Ieri siamo ufficialmente entrati nel periodo più magico dell’anno: l’Avvento! Ventiquattro giorni di tempo per fare i regali, prepararsi psicologicamente alle abbuffate in famiglia e addobbare la casa con decorazioni scaldacuore. I ricordi riaffiorano e con dolcezza mi trasportano all’età della fanciullezza, quando con entusiasmo aiutavo la nonna a decorare l’albero con palline e luci colorate, mentre attendevo impazientemente l’arrivo di Babbo Natale.

Nel frattempo crescevo e con me cresceva anche la consapevolezza di una vita difficile, piena di responsabilità e notizie sconvolgenti come l’inesistenza di Babbo Natale e compagnia bella. Nel 2015 ho passato i giorni dell’avvento nella rianimazione di Siena, sveglia, attaccata ad una macchina che respirava per me, mentre aspettavo il trapianto di entrambi i polmoni consapevole del fatto che sarebbe potuto svanire tutto in un batter di ciglia.

Mi chiedevo in continuazione come fosse possibile, durante un momento così magico e pieno di amore, che l’intero ospedale fosse così pieno di persone in cura e in fin di vita. Aspettavo il miracolo, aspettavo che qualcosa succedesse per salvarci tutti, chi in un modo e chi in un altro, l’importante era poter uscire da lì, vivi. Con le lacrime agli occhi ripenso ancora a quei giorni di sette anni fa: io ricevetti il dono di una nuova vita, altri non rividero più la luce.

Tutto questo per riflettere insieme a tutti voi, sul fatto che nonostante sia un periodo di festa, la vita continua, si rompe, smette di essere e diventa un ricordo. Festeggiamo con la consapevolezza di avere il privilegio di poterlo fare, e dedichiamo un pensiero a chi, per qualsiasi motivo, quest’anno non avrà le possibilità per farlo. La magìa del Natale è nella coscienza di ognuno di noi.

Asia D’Arcangelo