Dopo due edizioni incentrate sulla lettura, sui suoi luoghi, sui modi di leggere e sui motivi per cui si legga, nel 2024 il Festival del giornalismo culturale cambierà argomento, con un’edizione dal titolo “Lo sguardo delle donne verso l’informazione culturale“. L’evento si svolgerà a Urbino, dal 5 al 7 ottobre. "Leggere è un’importante e straordinaria attività che ci permette di vivere meglio, avere competenze e raggiungere i saperi – spiega Lella Mazzoli, che dirige il Festival insieme a Giorgio Zanchini –. Il vasto pubblico ha apprezzato i tanti approcci dalla neuroscienza alla pedagogia sperimentale, dalla democrazia informativa alla politica nell’informazione, senza trascurare gli aspetti dell’etica. Tutto questo rappresenta per noi un’ulteriore motivazione per prepararci al meglio al 2024, quando ci concentreremo sul tema dello sguardo delle donne all’informazione culturale con grande attenzione alla storia del giornalismo italiano".
Quest’anno, la tradizionale ricerca presentata dal Festival ha indagato come e dove leggano i giovani, in un panorama in cui smartphone e social network hanno dato accesso a una galassia informativa molto variegata: è emerso che la Generazione Z (i nati tra la seconda metà degli anni ‘90 e i primi anni ‘10) legga non meno degli adulti, ma in modo diverso, e sia influenzata da TikTok, YouTube e Twitch, oltre che da amici, genitori e insegnanti. A chiudere l’evento è stato Luigi Gallo, direttore della Galleria nazionale delle Marche, che ne ha ospitato la maggior parte delle iniziative, annunciando ai numerosi spettatori la grande mostra del 2024 su Federico Barocci, con 90 opere e prestiti da tutto il mondo.
Nicola Petricca