Fiaccole, preghiere, un palloncino bianco Anastasiia colpisce il cuore della città

L’abbraccio di Fano per la giovane madre uccisa. Il vescovo: "Ora dobbiamo aiutare i famigliari ad allevare quel bimbo rimasto solo"

di Marco D’Errico

In centinaia, circa 300, hanno partecipato alla fiaccolata, lungo le vie del centro storico, ieri alle 17,30, per ricordare Anastasiia Alashri, la profuga ucraina di 23 anni, residente a Fano, ammazzata dal marito una settimana fa. Presenti le associazioni cittadine, tanta gente comune e le autorità cittadine, che hanno guidato il corteo dal Pincio a piazza 20 Settembre. Presente anche la mamma e la sorella di Anastasia, attorniata dalla comunità ucraina.

Alla fine della cerimonia, è stato liberato in cielo un palloncino bianco in memoria della ragazza, con il sottofondo di alcuni brani che la giovane amava suonare al pianoforte. Il sindaco, Massimo Seri, prendendo la parola visibilmente emozionato, ha espresso ferma condanna nei confronti di qualsiasi forma di violenza: "Siamo qui a dire un no alla violenza, non solo a parole ma anche con la testimonianza quotidiana, sentendoci uniti, parlando con una unica voce. Siamo vicini ai familiari di Anastasiia, ai quali ci stringiamo in questo terribile momento di dolore".

Il vescovo, Armando Trasarti, ha sottolineato il dramma del figlio di Anastasiia, che dovrà crescere senza i suoi genitori. Poi ha sollecitato a riflettere sulla padronanza delle nostre emozioni, dei nostri comportamenti, sulla capacità di amare e di offrire senza contropartite: "Dopo la commozione – ha commentato il vescovo – dobbiamo interrogarci sulla nostra affettività, sulla nostra sessualità, su che cosa ci stia accadendo, con i femminicidi che si consumano in una società ancora troppo maschilista. A livello etico – ha aggiunto - dobbiamo allargare i nostri orizzonti. Anastasiia l’ho conosciuta, veniva a suonare il pianoforte nel centro pastorale, aveva degli occhi azzurri verdi bellissimi. Speriamo di fare del bene per lei, abbracciando i familiari, sostenendoli nell’allevare un bambino rimasto da solo". L’assessore alle Pari opportunità, Sara Cucchiarini, ha poi invitato i presenti a sostenere una raccolta di fondi in favore di Anastasia, attraverso la Caritas, ricordando che le indicazioni si trovano sul sito del Comune. Le candele usate durante la fiaccolata sono state raccolte, per essere rifuse e trasformate in torce che saranno inviate come aiuto, nelle zone di guerra, in Ucraina.

E’ stata una cerimonia molto partecipata, malgrado la pioggia insistente, a cui si sono uniti moltissimi cittadini che hanno gremito la piazza. Tra lunghi silenzi e sguardi tristi e smarriti, è stata recitata una preghiera in lingua ucraina. E’ seguito un momento di raccoglimento, poi è stato liberato in cielo il palloncino bianco con alcune frasi dedicate ad Anastasia. Infine, è stato esposto al primo piano di uno stabile, che si affaccia sulla piazza XX Settembre, uno striscione con la scritta con cui gli uomini dicono no alla violenza, con impresse numerose impronte di mani, alle quali si è aggiunta quella del sindaco.