Una prima battaglia vinta sul fronte delle cosiddette “malattie invisibili”, ovvero quelle patologie croniche e invalidanti che
colpiscono migliaia di donne. Una mozione del Pd, trasformata in risoluzione e approvata all’unanimità da tutta l’assise, impegna ora la giunta regionale a sollecitare il Governo a riconoscere e includere la fibromialgia, la sensibilità chimica multipla, la vulvodinia e la neuropatia del pudendo nei Livelli essenziali di assistenza da parte del Servizio sanitario pubblico. A esprimere soddisfazione è la consigliera regionale Micaela Vitri, che da tempo si batte sul tema. "Tra gli impegni previsti – spiega Vitri – figurano anche l’accrescimento delle competenze delle figure sanitarie idonee a garantire un’adeguata assistenza, l’individuazione di presidi sanitari pubblici dedicati alla diagnosi e alla cura attraverso la definizione di apposite linee guida volte a predisporre specifici protocolli terapeutici e riabilitativi".