Fiorenzuola entra tra i "Borghi più belli"

La frazione nella categoria "ospiti", per rappresentare le Marche: e ci resterà per i prossimi due anni. Ha superato 72 "criteri"

Fiorenzuola entra tra i "Borghi più belli"

Fiorenzuola entra tra i "Borghi più belli"

Fiorenzuola di Focara entra nella rete de “I borghi più belli d’Italia“. Calma e gesso: la frazione pesarese non è tornata al rango di Comune, rango perso al pari di Novilara, Ginestreto, Candelara e Pozzo nel ’29 con gli accorpamenti fatti dall’amministrazione fascista. Piuttosto da frazione di Pesaro ha vinto il titolo di “borgo ospite“ della rete de “I borghi più belli d’Italia“.

"Fiorenzuola, è stato ammesso per rappresentare le Marche come “borgo ospite” essendo frazione di un Comune superiore a 15.000 abitanti e lo sarà per i prossimi due anni – spiega Fiorello Primi, presidente de “I Borghi più belli d’Italia” –. Terrà il titolo per il 2023 e per il 2024". Come spiega il vicesindaco Daniele Vimini "La selezione è durissima: ci sono 72 criteri da superare. Ogni Regione può avere un solo “Borgo Ospite” per due anni. Il titolo è rinnovabile per altri due anni". Il precedente borgo ospite è stato, per le Marche, Torre di Palme, frazione di Fermo. Sul precedente di Gradara, già borgo più bello d’Italia nel 2018, è indubbio che il nuovo titolo per Fiorenzuola porti visibilità. "Far parte della nostra rete – spiega Amato Mercuri, presidente Marche de I Borghi più belli d’Italia – contribuisce a rendere attrattivo il borgo grazie alla copertura mediatica tramite social: in particolare quella Instagram, è leader tra quelle istituzionali con più “follower”. La rete dei borghi fa promozione con il proprio budget". Oltre a Vimini, ad esprimere soddisfazione per il riconoscimento ottenuto è stato il sindaco Matteo Ricci. "È un grande onore – spiega Vimini – siamo davvero orgogliosi di questo titolo che incorona un luogo decantato da Dante e inserito in un’area su cui l’amministrazione sta investendo da tempo con azioni volte a valorizzarne l’unicità. La quota di adesione è di 4mila euro annui. Per i Comuni è una selezione molto rigida con tanti criteri da centrare e rispettare. Nelle Marche di borghi ospite, cioè frazione di un Comune di oltre 15mila abitanti, ce ne può essere solo uno. Il titolo non è quindi assegnato a chi offre di più".

Come nasce l’idea di una rete di marketing territoriale dedicata ai borghi? "Nel marzo del 2001 nasceva l’Associazione de I Borghi più belli d’Italia su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) – spiega Primi –. Questa iniziativa è sorta dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Sono infatti centinaia i piccoli “borghi d’Italia” che rischiano lo spopolamento ed il conseguente degrado a causa di una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico e commerciale".

Solidea Vitali Rosati