Focolaio nel convento di clausura: 16 positive

Tutte le suore clarisse di Mercatello sul Metauro sono rimaste contagiate. Alcune di loro sono a letto con la febbre, nessuna è grave

Un’immagine d’archivio del convento delle suore clarisse di Santa Veronica Giuliani

Un’immagine d’archivio del convento delle suore clarisse di Santa Veronica Giuliani

SUL METAURO-

Sono risultate tutte positive al Covid-19 le sedici suore di clausura del Monastero delle Clarisse Cappuccine di Mercatello sul Metauro. Significa che dei trenta contagi registrati nel paese, più della metà sono attribuibili al focolaio scoppiato in convento. Le monache nel complesso sono in buone condizioni di salute, per nessuna di loro è stato necessario il ricovero in ospedale, ma alcune di loro sono allettate con leggera febbre, altre con solo qualche indolenzimento mentre le altre continuano a portare avanti i piccoli lavoretti e la vita del convento che sorge sull’originaria casa natale di santa Veronica Giuliani. Tra le suore che compongono questa comunità monastica, legata a doppio filo a santa Veronica patrona della scherma, che di Mercatello era originaria, quattro sono over 80. Alla fine dunque il Covid è arrivato anche in un luogo che pareva quasi inaccessibile: il "quasi" è doveroso perché inevitabilmente la comunità monastica ha pur sempre alcuni contatti con il mondo esterno. Si può pensare che l’unico spazio di comunicazione tra il monastero e il mondo circostante sia la cosiddetta ruota, simile a un armadio cilindrico aperto solo su una parte della sua superficie e girevole intorno a un asse verticale entro un vano comunicante con l’esterno e con l’interno del monastero, che serviva per introdurre nell’edificio oggetti e prodotti vari senza che gli estranei penetrino all’interno di esso neanche con lo sguardo. In realtà alcune situazioni di contatto esistono ed una di questa è stata fatale per lo scoppio del focolaio di Mercatello. Ad esempio anche le suore di clausura sono sottoposte a controlli medici che possono avvenire in ambulatori o centri esterni al convento per motivi di necessità, così come ci sono i contatti con l’esterno durante i rifornimenti per gli approvvigionamenti, la manutenzione della struttura o il recapito di qualunque tipo di corrispondenza. Casi che probabilmente sono diventati occasione per contrarre il Covid-19. I sedici casi delle clarisse cappuccine si sommano agli altri quindici casi all’interno del comune di Mercatello, per un totale di quindici casi che cominciano ad essere un dato preoccupante per un borgo di 1300 persone. L’amministrazione comunale ha diffuso nei suoi bollettini un ulteriore invito alla popolazione ad attenersi al rispetto delle regole osservando severamente le prescrizioni previste in zona rossa e ad evitare in ogni modo assembramenti.

Andrea Angelini