Fondazione per la lotta all’infarto Banca di Pesaro finanzia le attività

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ll presidente Massimo Tonucci afferma e il direttore Paolo Benedetti conferma facendo sì con la testa: "Siamo la vera banca del territorio, lavoriamo sodo per avere spalle robuste su cui farlo crescere socialmente robusto assieme alla nostra comunità. Ci hanno presentato la proposta, l’abbiamo sottoposta al consiglio che l’ha accolta senza battere ciglio". Così, la Banca di Pesaro, dopo averla supportata da tempi lontani, ha annunciato ieri pomeriggio nella sua sede di Villa Fastiggi la concessione di un "consistente e forte contributo" alla Fondazione per la Lotta contro l’infarto del professor Ernesto Sgarbi che potrà, così ha garantito il direttore della Fondazione Pino Mainieri, riaprire per almeno due volte alla settimana i suoi ambulatori di via Petrarca, probabilmente il martedì e il giovedì a partire dal mese di novembre: "Abbiamo almeno 350 persone in lista di attesa – ha detto Mainieri –, eravamo a rischio di chiusura, dal 2016 non riceviamo contributi dalla Regione, ultimamente non siamo stati molto ascoltati ma nulla è perduto. Se qualcuno volesse sapere il nostro apporto in questi anni potremmo citare i circa 50.000 controlli di cittadini pesaresi contro il pericolo d’infarto e delle patologie vascolari".

Il professor Sgarbi ha riassunto l’attività di quella che dal 1990 fu un’Associazione e dal 2006 è diventata una Fondazione legalmente riconosciuta, vantando giustamente come un fiore all’occhiello quella che lui ha definito "prevenzione primaria", cioè quella che accerta le condizioni prima ancora di qualunque sintomo, di cui hanno fruito in questi anni almeno 25.000 pesaresi; pressione, colesterolo cattivo, trigliceridi, cambi di vita; poi quella secondaria assieme alla Regione fra il 2010 e il 2016 che ha ridotto nettamente l’indice di pericolo d’infarto e il progetto scuola che ha coinvolto 16.000 studenti fra i 14 e i 19 anni. Ora la Banca di Pesaro l’ha ripresa per mano e la Fondazione contro l’infarto riparte.

f. b.