Fondi col Pnrr: i conti per ora non tornano

Un anno fa ’Apriti Pesaro’ con una conferenza pubblica cercò di richiamare l’attenzione sulla strategia europea Next Generation EU e il conseguente piano di ripresa e resilienza. Il PNRR, la risposta a due anni di pandemia e alle conseguenze economico-sociali da essa provocate. Finiva la stagione dell’ austerità e si metteva mano al rilancio. Non un rilancio qualsiasi. Si diceva: non solo dobbiamo tornare a crescere ma dobbiamo fare in modo che ci trasformi in meglio. La domanda era: una volta fatti i bandi ministeriali, una volta distribuita quell’enorme massa di denaro vedremo i cantieri? Riusciremo a gestirli? Abbiamo le strutture amministrative? Abbiamo le imprese? I prezzi che erano stati definiti sono ancora realistici stante l’inflazione?

Per non dire dei contenuti. Due esempi macroscopici: la transizione digitale e la copertura delle aree fuori mercato sono affidati a migliaia Comuni piccoli e piccolissimi e altrettante migliaia di operatori, riusciremo a fare qualcosa e a farlo in tempo? Sulla transizione ambientale energetica è piombata la guerra, c’è il rischio di rimangiarsi tutti i buoni propositi pur di rispondere al deficit di forniture dalla Russia. Apriti Pesaro vuole riaprire il dibattito. Domani alle ore 16.30 nella sala del Consiglio Comunale di Pesaro Nicola Giannelli , Marco Zecchinelli e Pietro Marcolini riprenderanno il filo del discorso e Riccardo Pozzi, Massimo Seri, Maurizio Gambini e Stefano Aguzzi le loro testimonianze concrete.