FORSEMPRONESE
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ROMA CITY
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FORSEMPRONESE (4-3-3): Amici 6; Bianchi 6, Urso 6, Rovinelli 6, Calvosa 6; Conti 6, Bucchi, Procacci 6; Fraternali 6 (26’ st Palazzi 6), Casollla 6,5 (29’ st Pandolfi R. 6), Pagliari 6,5 (45’ st Battisti ng). All. Fucili.
ROMA CITY (3-5-2): Di Chiara 6; Codromaz 6, Scognamiglio 6, Todisco 6; Fradella 6 (46’ st Ferrante ng); Ascoli 6, Gelonese 6 (35’ st Spinozzi 6), Capece 6, Bonello 6; Sparacello 6 (40’ st Thiam ng), Di Renzo 6. All. Maurizi.
Arbitro: Ambrosino di Nola 5,5.
Contro Roma City ieri al comunale di Fossombrone è stata una battaglia: agonismo puro e pochissime punte spettacolari. Partita bella, insomma, se per "bella" non ci si immaginano giocate da esteti del calcio, ma fatica, scontri duri, tanta tigna e anche qualche botta di troppo, ma ci sta.
Il primo tiro in direzione della porta arriva al minuto otto, ma è tanto per fare: la conclusione di Casolla muore sopra la traversa. Al 14’ Gelonese scocca un tiro-cross che sfila davanti all’intero specchio senza che nessuno ci arrivi.
Al 23’ Di Chiara si salva in due tempi su un tentativo di Casolla da sotto misura, sugli sviluppi di una punizione. Lo imita Scognamiglio al 30’, ancora sugli sviluppi di un tiro franco: Amici sventa senza problemi. Cinque minuti più tardi Casolla si ritrova sul piede l’occasione più grossa dei primi 45’: il suo movimento in mezzo all’area è davvero pregevole, peccato che chiuda un po’ troppo l’angolo del tiro, che si perde oltre il secondo palo. L’ultimo (blando) sussulto del tempo arriva con un colpo di testa di Rovinelli sugli esiti di una punizione: Di Chiara blocca in presa alta.
Alla fine del tempo fischi equanimi all’indirizzo dell’arbitro e la cosa si ripeterà anche scaduti i novanta. Diciamo che molta parte del pubblico non ha molta simpatia per una direzione "all’inglese".
La ripresa si inaugura con un fallo da rigore su Calvosa, al secondo minuto, ma l’arbitro fa proseguire. Alla mezzora grossa occasione per Pagliari, da solo a solo davanti a Di Chiara: peccato che la conclusione sia addosso al portiere. Sempre a Pagliari tocca regalare l’ultimo sussulto, con un colpo di testa da ottima posizione che finisce deviato in corner.
a.bia.