Mette le foto della fidanzata nuda su sito per scambisti. A processo a Pesaro

Lei scopre tutto per caso e lo denuncia. Lui 56 anni, lei fanese di 25. Si è costituita parte civile ed ha chiesto 120mila euro di risarcimento

Lei, 25 anni di Fano, si ne è accorta per caso (foto d'archivio Germogli)

Lei, 25 anni di Fano, si ne è accorta per caso (foto d'archivio Germogli)

Pesaro, 10 settembre 2020 - Lui 56enne, lei 25, di Fano. Stessa passione per la moto, ed è per questo che si conoscono. Dopo un po’, i messaggini al telefono diventano sempre più espliciti, e in breve si ritrovano nello stesso letto. L’uomo, residente in Sardegna ma col lavoro in provincia di Pesaro e Urbino, invita la ragazza nell’isola per una vacanza. Lei va, si fida. E’ il 2015. Per il 56enne, oltre alla passione, sono importanti anche le foto: ne scatta a decine a quella ragazza nuda, in varie posizioni e soprattutto mentre fanno sesso.

Lei accetta e pensa ad un gioco erotico tra loro due, lui invece ha altro per la testa: pubblica quelle immagini su un sito di scambisti. Che la ragazza scopre un anno dopo, per caso, quando prendendo il tablet del 56enne, che frequentava ancora, scopre nella cronologia che si apriva un sito di annunci pornografici con lei protagonista. A dire il vero, il viso non era visibile ma le pratiche sì e lei ha capito subito di essere finita in una trappola morbosa con centinaia di utenti.

Chiede spiegazioni all’uomo, che si scusa dicendo che era solo un gioco, ma che cancellerà subito tutto. La ragazza a questo punto non può accettare né spiegazioni né giustifficazioni, soprattutto quando si vede arrivare nella cassetta della posta una lettera anonima con riferimenti precisi al sito di annunci e alle sue foto. Il misterioso interlocutore chiedeva se poteva incontrarla. Dunque, si è vista riconoscere ed è per questo che ha presentato querela contro l’uomo accusandolo di trattamento illecito dei dati personali, di stalking e diffamazione.

Ieri c’è stata un’udienza del processo con rito abbreviato davanti al gup di Pesaro, ma c’è stato un immediato rinvio per difetto di notifica. La ragazza si è costituta parte civile con l’avvocato Carlo Scalpelli, il quale ha presentato richiesta di risarcimesnto danni per 120mila euro. Alla diffusione illecita delle immagini (meglio nota col termine inglese di revenge porn), si è aggiunta anche la gravità delle minacce e delle persecuzioni da parte del 56enne, che attraverso falsi account ha continuato a tempestare di allusioni e di offese la ragazza, che nel frattempo ha trovato un fidanzato che le ha dato il coraggio di denunciare il 56enne per vederlo condannare.

Nel frattempo, la ragazza aveva lasciato molti accessori per moto nel garage dell’uomo che non voleva riconsegnare. Da qui l’accusa anche di appropriazione indebita, tanto che è stato necessario per la ragazza agire in sede giudiziale per riprendersi i suoi accessori. Dice l’avvocato di parte civile Carlo Scalpelli: "E’ una storia di violenza psicologica che solo ragazze con un forte equilibrio riescono a superare indenni. E la mia cliente, anche grazie al compagno che le è accanto, ha avuto la forza di presentare denuncia e di affrontare le varie fasi del procedimento giudiziario che tra due mesi vedrà la fine, col pronunciamento del giudice".

ro. da.